Le forme di long covid sono decisamente molto rare nella fascia d’età più giovane. Questo quanto si evince da uno studio britannico pubblicato sull’autorevole rivista scientifica ‘The Lancet Child & Adolescent Health’, in cui sono stati analizzati bambini di età compresa fra i 5 e i 17 anni che negli scorsi mesi hanno fatto il covid. Nel dettaglio i ricercatori si sono concentrati su 1.734 positivi, valutando la durata dei sintomi. Come riporta l’Adnkronos citando la ricerca di cui sopra, i tempi di ripresa sono durati mediamente una settimana, con la malattia che è durata in media sei giorni con 3 sintomi, e con una guarigione completa nel 98.2% dei casi dopo 8 settimane. Solo il 4.4% dei bimbi esaminati ha invece manifestato dei sintomi persistenti oltre le 4 settimane, a cominciare da mal di testa, affaticamento e perdita dell’olfatto.



“E’ rassicurante che il numero di bambini che manifestano sintomi di lunga durata dei sintomi di Covid-19 sia basso – sono le parole di Emma Duncan del King’s College di Londra, autrice principale e senior dello studio – Ma una piccola quota sperimenta” forme di long Covid “e il nostro studio convalida le esperienze di questi bambini e delle loro famiglie”. Così ha invece aggiunto Erika Molteni, del King’s College di Londra, anche lei prima autrice dello studio: “Abbiamo scoperto quasi un quarto dei bambini sintomatici risultati positivi durante la seconda ondata Covid del Regno Unito non ha riportato sintomi principali, suggerendo che la politica di testing britannica deve essere riconsiderata”.



LONG COVID NEI BAMBINI E ALTRE MALATTIE: ECCO COSA E’ EMERSO

I ricercatori hanno esaminato anche i bambini negativi al covid ma che hanno manifestato i sintomi della malattia, come raffreddore e influenza: ne è emerso che coloro che avevano fatto il covid restavano malati più a lungo rispetto agli altri, e gli stessi avevano più possibilità di mostrare i sintomi per più di 4 settimane.

“I nostri dati – dice a riguardo Michael Absoud, autore senior dello studio – evidenziano che anche altre malattie, come raffreddore e influenza, possono avere sintomi prolungati nei bambini ed è importante considerarlo quando si pianificano i servizi sanitari pediatrici durante la pandemia e oltre. Sarà particolarmente importante adesso, dato che è probabile che la prevalenza di queste malattie aumenti man mano che le misure di distanziamento fisico attuate per prevenire la diffusione di Covid si allentano. Tutti i bambini che hanno sintomi persistenti – di qualsiasi malattia – hanno bisogno di un tempestivo supporto multidisciplinare”.