Pierluigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla Sanità della Regione Puglia, attraverso la sua pagina Facebook nelle passate ore ha commentato l’esito di uno studio pubblicato da Lancet sulla seconda ondata della pandemia in Brasile. Secondo il suddetto studio citato da Lopalco, la seconda ondata del Covid in Brasile sarebbe legata “a un mix di fattori, fra cui la possibile discesa dell’immunità diversi mesi dopo la prima infezione, combinata con l’emergenza di nuove varianti”.
Nel commentare la notizia, Lopalco ha posto l’accento su un dato allarmante: “Questa osservazione è particolarmente preoccupante perché, attenzione, i numeri nel grafico non sono tamponi positivi, ma sono casi gravi e morti”. L’epidemiologo ha proseguito nel suo commento social nel quale non è venuta meno una vena di ironia, asserendo ancora: “Attenti ai mutanti, quindi e scordiamoci la possibilità con questo virus di stabilire l’immunità di gregge”.
LOPALCO COMMENTA STUDIO SU SECONDA ONDATA COVID IN BRASILE
Ma qual è, dunque, il ruolo della scienza in questo preciso momento? Pierluigi Lopalco ha cercato di renderlo chiaro nel suo post su Facebook ed in merito ha commentato: “Quello che può fare la scienza in questo momento è monitorare attentamente la situazione e verificare se l’emergenza di nuove varianti può inficiare test o vaccinazioni”. Per il resto, ha proseguito, “la possibilità per il virus, mutanti o non mutanti, di circolare è unicamente legata al rispetto delle regole”. Per questo ha osservato che in piena stagione invernale, “o siamo disposti a rinunciare alla socialità o dobbiamo accettare una nuova ondata”. Il ragionamento di Lopalco è nato dopo lo studio su Lancet di quanto accaduto in una città brasiliana di 2 milioni di abitanti che tra aprile e giugno scorso aveva registrato una prima ondata violenta di Covid, salvo migliorare in estate con il relativo allentamento delle misure e nuovamente tornare con una nuova ondata a novembre, con tanto di nuovo lockdown. Ciò che ha attirato l’attenzione degli scienziati, ha spiegato Lopalco, “è il fatto che diversi studi avrebbero fatto pensare che il livello di immunità registrato dopo la prima ondata nella città (>70%) avrebbe potuto già realizzare una condizione di immunità di gregge”.