L’Ora Inchiostro contro Piombo, storia vera: Antonio Nicastro è esistito?

L’Ora Inchiostro contro Piombo è la fiction di Canale5 che prende spunto da eventi realmente accaduti tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta. La storia si concentra su un periodo cruciale per la lotta alla mafia. In questo clima tumultuoso, un gruppo di coraggiosi giornalisti sono riusciti a cambiare le sorti della loro vita e di quella di un intero Paese. La fiction Mediaset, in onda ogni mercoledì in prima serata, si ispira in parte ai fatti accaduti in quel periodo storico: infatti molti dei personaggi che animano la storia sono fittizi.



Nella fiction L’Ora Inchiostro contro Piombo, Claudio Ssantamaria interpreta Antonio Nicastro, il direttore del giornale. E’ un uomo molto intraprendente, che fa di tutto pur di combattere l’illegalità, guidando un team di giornalisti altrettanto impavidi e decisi. Il personaggio di Santamaria, però, non è esistito davvero, bensì si ispira al vero giornalista e poi direttore de L’Ora di nome Vittorio Nisticò, che negli anni Cinquanta e Sessanta ha modernizzato il suo stile, rendendo il quotidiano di Palermo un punto di riferimento per la lotta alla mafia.



L’Ora Inchiostro contro Piombo, storia vera: chi era Vittorio Nisticò

Vittorio Nisticò era nato nel 1919 a Cardinale, in provincia di Catanzaro, da una famiglia calabrese benestante. La sua formazione giornalistica iniziò nelle redazioni del partito comunista, politica che poi ha abbracciato. Negli anni Quaranta debutta come cronista presso La Voce di Bari, poi nel quotidiano romano Paese Sera.

La svolta arrivò nel 1954 quando Amerigo Terenzi lo chiamò per dirigere L’Ora, quotidiano del pomeriggio di Palermo. Al timone del giornale, Nisticò apportò enormi cambiamenti non solo nella veste grafica, ma anche nel raccontare la politica, l’economica e la società. Il punto di forza erano le inchieste giornalistiche, documentate in prima linea da un gruppo di giornalisti coraggiosi, tra cui Felice Chilanti, che scoprì il legame oscuro tra Stato e mafia. Nisticò rimase come direttore de L’Ora per vent’anni, fino al 1975 quando venne poi richiamato a Roma. Morì il 7 gennaio 2009.