Lorde ha pubblicato “Stoned at the nail salon“, secondo singolo estratto dall’album in uscita il 20 agosto e dal titolo “Solar Power”. Dopo aver rilasciato la title track, la cantante svela un altro tassello di quello che sarà il suo terzo progetto discografico, il quale arriva a quattro anni di distanza dall’ultimo, denominato Melodrama. “Ho scritto questo brano dopo un lungo periodo di tour – ha raccontato Lorde -. Era un momento in cui mi ponevo molte domande su di me e ho avuto una specie di crisi esistenziale. È una canzone da raccomandare se vuoi prenderti un momento di pausa, pensare solo a te stesso e stare bene”.



La tournée a cui l’artista neozelandese fa riferimento è il Melodrama World Tour, che l’ha portata in giro per il mondo dal 2017 al 2018. Protagonista del testo del suo nuovo pezzo è l’estate, come in “Solar Power”, ma in questo caso canta della bella stagione come una riflessione sul passaggio all’età adulta. Differente dal precedente singolo è la sonorità, molto più delicata e acustica.



Lorde: “Il nuovo singolo riguarda il passare del tempo”

Lorde, intervistata da Zane Lowe di Apple Music 1, ha spiegato che Stoned at the nail salon riguarda il passare del tempo: “È una cosa strana a cui pensare e di cui parlare con gli altri. Ma penso a me a sedici anni, ai miei genitori che invecchiano, a tutte queste cose grandi e pesanti che mi portano ad affrontare davvero la mia mortalità“. Sono riflessioni che la cantante si è ritrovata a fare dopo il tour, quando “all’improvviso non hai niente da fare” e “immagini di sballarti e andare a ritirare i vestiti in lavanderia o a farti le unghie” (come suggerisce il verso che recita “strafatta al centro manicure“).



L’album “Solar Power” conterrà altre dieci tracce oltre ai due singoli già pubblicati, tutte ispirate al mondo naturale. Da qui la scelta di realizzarlo solo in versione vinile in plastica riciclata. In merito, Lorde ha detto: “Non volevo fare qualcosa che sarebbe finito in una discarica tra due anni. E, soprattutto, volevo fare qualcosa che simboleggiasse il mio impegno nel mettere in questione i nostri sistemi e agire con intenzione e sensibilità”.