Loredana Bertè al festival di Sanremo 2024, ha dichiarato alla stampa di voler dedicare la vittoria alla sorella Mia Martini, scomparsa tragicamente il 12 maggio 1995, lasciando tra le altre cose ancora oggi dubbi sulle vere cause che hanno portato  all’arresto cardiaco. E su questo argomento la Bertè è tornata a parlare durante la trasmissione Domenica Live. Specialmente soffermandosi sul fatto che, secondo le indagini si sarebbe trattato di una overdose di droga, ma da sempre lei sostiene che sua sorella non facesse uso abituale di stupefacenti. Infatti come ha dichiarato durante il programma: “Mimì non si drogava, si faceva una canna ogni tanto, ma hanno scritto di tutto. L’hanno infamata”.



Sostenendo che questa diceria, così come altre fosse stata una delle cause della depressione di Mia Martini, perchè, come ha aggiunto la cantante: “Mia sorella è stata vittima di bullismo. Quando una è troppo brava, tu la distruggi, dicendo che porta male“. Inoltre ha ricordato che questo tragico episodio segna una perdita talmente grande che nei giorni del ricordo della morte di Mia Martini, come afferma: “Io di solito, nel periodo del 12/14 maggio stacco il telefono, non parlo con nessuno”.



Loredana Bertè: “Se avessi fatto qualche viaggio in meno forse mia sorella non sarebbe morta. Mi sento in colpa”

Loredana Bertè a Domenica Live, ha raccontato il rapporto con sua sorella Mia Martini, e soprattutto ha ricordato il rammarico che ancora oggi vive pensando alla tragica fine, perchè questa probabilmente poteva essere evitata. In particolare la Bertè ha affermato di sentirsi in colpa, visto che in quel periodo stava affrontando molti viaggi e non ci furono mole occasioni per stare insieme. Per questo, come ha dichiarato la cantante: “Io mi sento un po’ in colpa, perchè se avessi fatto qualche viaggio in meno forse adesso lei non sarebbe morta, e mi sono sempre  colpevolizzata per questo“.



La Bertè ha parlato poi di un’altra cosa che la fa sentire colpevole, il fatto che sua sorella avessi insistito per darle un telefonino, che lei però non voleva. E ha detto: “Se quella sera avessi avuto un telefonino ora mia sorella sarebbe ancora viva, io ci penso e non mi perdonerò mai per questo“.  E ha concluso confermando il fatto che il tempo non aiuta a dimenticare le ferite per una perdita: “Non è vero che il tempo cambia le cose, non cambia niente. Le sorelle si danno sempre per scontato, di lei mi resta solo una foto, il resto è stato pignorato”.