Rock, determinata, forte e senza peli sulla lingua: Loredana Bertè è tutto questo oltre che una delle cantanti più amate e apprezzate del panorama italiano. Un’artista in grado di rinnovarsi, riuscendo a stare al passo con i tempi senza perdere la sua cifra. Una cantante che, ancora oggi, ammette di “Non essere una signora”. Lo confessa in un’intervista a Paolo Giordano per Il Giornale, dove conferma di essere pronta a tornare in TV: “Quest’ anno sarò ancora coach sulla mia poltrona rossa di The Voice Senior 2”, ha anticipato.
Una cantante che non si pente delle scelte fatte in passato anche se queste hanno scatenato molte critiche: “Rifarei altre mille volte la mia apparizione con il pancione a Sanremo 1986! – ha per esempio ammesso – Per qualcuno è stato un errore ma per me no. Volevo dimostrare che una donna quando è incinta non è malata ma è forte! E poi cantavo il pezzo di Mango (Re – ndr): è stato il primo pezzo rock mai presentato al Festival. Solo Sting mi capì e mi disse passando di fianco a me: Wow that’ s amazing, è meraviglioso!”
Loredana Bertè in politica? “Sono troppo poco diplomatica”
Una donna che non ha paura di dire la sua; è per questo che quando le viene ipoteticamente proposto di candidarsi in politica, Loredana Bertè rifiuta con garbo, motivando “Sono troppo poco diplomatica per poter fare politica”. D’altronde, lei si è spesa spesso e volentieri per temi delicati e importanti, come tiene a ricordare nell’intervista: “Ho fatto battaglie per i diritti Lgbt o per i diritti dei neri 40 anni fa, non posso tollerare che nel 2021 ci sia ancora chi bullizza una persona gay o chiama negro una persona africana… Per questo ho accettato con grande orgoglio il premio del Rewriters Festival: mi hanno premiata per aver riscritto in qualche modo la terza età”, ha infine dichiarato.