Loredana Bertè: “Autografo solo dai Beatles”

Ospite di Michelle Impossible con la Hunziker, Loredana Bertè si lascia andare a confessioni riguardo la sua carriera e la sua vita. Si parte dal suo “essere trasgressiva”: “Essere Loredana Bertè non è stato faticoso. Non pensavo ad essere famosa, avevo la strafottenza tipica di quella età. In una canzone dicevo ‘Ai politici da fiera’ e io non l’ho mai cambiata nel disco”. La cantante rivela poi: “Nella mia vita mi sono fatta fare l’autografo solo dai Beatles, che ho avuto la fortuna di incontrare”.



Non solo musica nella vita di Loredana. “Ho cucinato per Andy Warhol. A David Bowie ho fatto i fusilli”, racconta la cantante. Già in passato, al Corriere, aveva spiegato: “Andy Warhol era convinto che facessi la barista da Fiorucci. Per 6 mesi gli ho fatto da cuoca, in cambio video e copertina”.



Loredana Bertè: “Le violenze restano per sempre”

Nel corso dell’intervista di Loredana Bertè, non manca un ricordo emozionato di Rino Gaetano e della sorella, Mia Martini: “Ho conosciuto Rino Gaetano, mi è rimasto nel cuore. La sua morte non l’ho mai elaborata, come mia sorella, è come se fosse successo ieri. Ho litigato con la vita, non ci ho mai fatto pace. Quella notte maledetta del 1995 lei è morta. Mi chiedo se abbia avuto paura, se fosse sola… Non me lo posso perdonare, avrei potuto fare meno viaggi in giro per il mondo e starle più vicina, dirle che le volevo bene”.



A Michelle Hunziker, poi, anche una dolorosa confessione: “Sono stata vittima di violenza. Non avevo neanche 16 anni, sono stata massacrata e sono stata in ospedale per un mese. Per le donne, c’è un metodo che usano gli uomini. Che sono insulti verbali e psicologici. Queste violenze rimangono, ti entrano dentro, ti lacerano l’anima”.