E’ stata aperta un’inchiesta a carico di ignoti per la morte di Loredana Guida, insegnante di Agrigento colpita dalla malaria. Come riportano i colleghi di Repubblica, oltre al medico legale sarà nominato anche un infettivo logo per eseguire l’esame autoptico sul cadavere della 44enne. Le forze dell’ordine hanno sequestrato le cartelle cliniche dell’ospedale San Giovanni di Dio, per ricostruire il percorso compiuto all’interno della struttura dalla vittima: la Procura della Repubblica è chiamata a capire se ci sono state negligenze da parte di chi ha accolto per la prima volta Loredana, ricevuta come codice verde dopo quattro ore trascorse nella sala d’attesa del pronto soccorso. Ricordiamo infatti che la famiglia della donna aveva informato i sanitari del suo recente viaggio in Nigeria, possibile collegamento con la febbre alta e l’inappetenza. Loredana ha atteso nove ore per effettuare l’esame per riscontrare la possibile malaria, per poi fare ritorno a casa firmando le dimissioni.
LOREDANA GUIDA, MORTA PER MALARIA: GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI
Agrigento sotto choc per la morte di Loredana Guida e la comunità si è attivata per chiedere l’apertura del reparto di Malattie Infettive all’ospedale San Giovanni di Dio. Alfonso Cartannilica ha avviato una petizione che ha raccolto più di 500 firme nel giro di poche ore: «Tragedie come quella di Loredana non devono più accadere». Alfonso Averna, responsabile del reparto di Caltanissetta, ha spiegato ai microfoni di Repubblica: «Il 40 per cento dei pazienti ricoverati al reparto di Malattie infettive di Caltanissetta arriva da Agrigento un’apertura al San Giovanni di Dio ci sgraverebbe di un grande carico». Ad oggi il reparto ad Agrigento non esiste, ma non sono mancati i tentativi: nel 2015 era stata presentata un’interrogazione parlamentare che evidenziava il rischio legato allo stretto contatto della provincia con l’Africa. Ora la tragedia di Loredana Guida potrebbe far smuovere le acque…