“Alla fine, io sto in lockdown da quando è morta Loredana”. Marco Giallini convive con un grande dolore, quello della perdita di sua moglie Loredana, da ormai 10 anni. Tempo durante il quale l’attore non ha mai smesso di pensare a lei e di parlarle: “Quando sto solo e qualcosa non va. Dico: Eh amore mio…”, ha ammesso nel corso di una toccante intervista rilasciata al Corriere della sera. “Il dolore era troppo. – ha esordito l’attore parlando della morte della sua compagna – Il pensiero che lei rientri a casa da un momento all’altro dura due anni, poi, capisci che morire è prassi. Non a 40 anni. Non fra le mie braccia, mentre prendiamo le valigie per le vacanze.” Tuttavia: “non sono l’unico a cui è successo. Fare a meno è questione di testa, anche fare a meno delle menti dei bimbi non più chiare, del loro pensiero: vorresti sapere che pensano il giorno della festa della mamma o quando spegni la tv e quello, a 5 anni, strilla: mamma mamma”.
Marco Giallini: “Dopo Loredana mai più innamorato. Nel mondo c’è solo una persona per te”
Un dolore che non passa mai, un pensiero fisso che non scompare dal quel 2011, anni della sua morte. Marco Giallini da allora non si è più innamorato: “Ma di chi? Ma perché? Innamorato ero di mia moglie. – ha dichiarato l’attore – Per 27 anni, non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai litigato. Lei era la donna mia e io il suo uomo. Nel mondo, quante ce ne possono stare di persone per te? Una”. Quando Loredana è scomparsa, Giallini è rimasto con i figli di 5 e 12 anni: “I miei figli mi dicono ti amo. Quanti figli ti dicono: ti amo? Sono bravi. – ha ammesso – Il grande, una volta, mi disse: io l’adolescenza non l’ho avuta, mamma è morta che avevo 12 anni e non ho avuto nessuno da punire”. Infine, quando gli si chiede se abbia mai pensato alla morte, l’attore conclude dichiarando che: “Sto che la notte ancora aspetto il rientro dei ragazzi, sto sempre lì che stanno per morire. Poi, li sento e scrivo: buonanotte, amori”.