Loredana e Marco Giallini, ecco come si sono conosciuti

Loredana è la moglie scomparsa di Marco Giallini, l’attore romano conosciuto dal grande pubblico per aver prestato il volto a Rocco Schiavone. Un grandissimo amore quello tra Loredana e Marco che si sono conosciuti quando erano entrambi giovanissimi. L’incontro è avvenuto fuori una discoteca di Roma e Loredana ha corteggiato a lungo Marco che, solo dopo tre anni, si è perdutamente innamorato di lei.



“Una sera, fuori dalla discoteca, le ho detto: ‘Allora mettiamoci insieme’. È durata 25 anni” – ha raccontato l’attore romano a Il Corriere della Sera. Poi il loro amore ha dovuto fare i conti col destino e con la morte di Loredana che è arrivato in un momento della vita di Giallini che ha deciso di provare a dare una svolta alla sua carriera. Nonostante l’immenso dolore per una perdita che ancora oggi si fa sentire, Giallini ha cercato di realizzare nel mondo del cinema per il bene dei suoi figli. “L’ho deciso proprio, perché sarei uno che s’adagia, sono pigro, ammazza come sono pigro. Nel senso che ancora aspetto di giocare con la Roma” – ha raccontato l’attore romano.



Loredana moglie Marco Giallini: “la morte? Ho maledetto Dio”

Dopo l’incontro con Loredana, la vita di Marco Giallini è cambiata per sempre. Con la compagna si è trasferito a Tor Lupara in una casa di 40 metri. Poi il matrimonio celebrato nel 1993: “facevo teatro e altri lavori, però avevo ripreso la scuola, mi ero iscritto a Lettere e a scuola di recitazione. Ero diventato bravo oltre che bandito” – ha raccontato l’attore che dopo la morte della compagna non si è mai più innamorato.

“Innamorato ero di mia moglie. Per 27 anni, non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai litigato. Lei era la donna mia e io il suo uomo. Nel mondo, quante ce ne possono stare di persone per te? Una” – ha detto l’attore che dalla moglie Loredana ha avuto due splendidi figli: Rocco e Diego. La morte di Loredana è stata improvvisa come ho raccontato proprio il marito: “ha chiuso gli occhi e mi si è accasciata fra le braccia mentre chiacchieravamo. Io le parlavo all’orecchio, ma mi sono accorto che parlavo da solo, e ho maledetto Dio. Ha vissuto altri due giorni, ma senza riprendere conoscenza”.