Con Marco Giallini ospite di Mara Venier è possibile che la discussione verta anche sulla moglie Loredana, morta nel 2011 in seguito ad un’emorragia cerebrale. Lei e il marito erano in procinto di partire per le vacanze, non avevano pensieri, poiché la donna non soffriva di alcuna malattia. Poi il dolore lancinante, l’emorragia cerebrale che fa perdere i sensi e Loredana che si accascia al suolo.



Un racconto straziante che l’attore romano ha affidato in un’intervista a Il Corriere della Sera: “Il pensiero che lei rientri a casa da un momento all’altro dura due anni, poi, capisci che morire è prassi. Non a 40 anni. Non fra le mie braccia, mentre prendiamo le valigie per le vacanze. Ma non sono l’unico a cui è successo. Fare a meno è questione di testa, anche fare a meno delle menti dei bimbi non più chiare, del loro pensiero: vorresti sapere che pensano il giorno della festa della mamma o quando spegni la tv e quello, a 5 anni, strilla: mamma mamma“.



LOREDANA, MOGLIE MARCO GIALLINI: LA MORTE PER EMORRAGIA CEREBRALE

Una cosa è certa per Marco Giallini ripensando alla moglie Loredana, il dolore non passa: “E che passa? Ti dimentichi un po’ la voce“. Il rapporto di Giallini con la moglie adesso non è però in tutto e per tutto simile a quello che uno dei suoi personaggi di maggior successo, il commissario Schiavone, intrattiene con la moglie defunta, fantasma “presente” nella quotidianità del poliziotto: “No, ma ci parlo ancora. Quando sto solo e qualcosa non va. Dico: Eh amore mio…“. Alla domanda se si sia più innamorato dopo la morte di Loredana, Giallini risponde quasi stizzito: “Ma di chi? Ma perché? Innamorato ero di mia moglie. Per 27 anni, non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai litigato. Lei era la donna mia e io il suo uomo. Nel mondo, quante ce ne possono stare di persone per te? Una“.



Quello di Marco Giallini è un dolore difficile da descrivere: “Mi hanno aiutato il fratello di Loredana e sua moglie, che si sono trasferiti al piano di sotto. I miei figli mi dicono ti amo. Quanti figli ti dicono: ti amo? Sono bravi. Il grande, una volta, mi disse: io l’adolescenza non l’ho avuta, mamma è morta che avevo 12 anni e non ho avuto nessuno da punire“.