Emergono sempre nuovi elementi sul boss Matteo Messina Denaro, arrestato lo scorso 16 gennaio. Di lui sappiamo della malattia, della latitanza, e della sorella Rosalia, arrestata anche lei, ieri 3 marzo, per associazione mafiosa. Ora sbuca anche la figlia Lorenza Alagna, mai riconosciuta e con la quale Denaro non avrebbe avuto alcun rapporto. Tra i due non ci sarebbe stato nemmeno un incontro.
Sono stati alcuni pizzini ritrovati nella casa della sorella ad aver fatto emergere il nome della ragazza, ora 26enne, nei confronti della quale Messina Denaro sembra nutrire del risentimento misto a delusione. Nella mentalità da boss della mafia infatti non è concepibile che una figlia non voglia avere niente a che fare con la ‘cosca’. E proprio su questi elementi Denaro la definisce ‘cresciuta male e degenerata nell’infimo’.
Il boss in alcuni pizzini fa il confronto con la nipote di Leonardo Bonafede, la quale nel necrologio rivolto al nonno si definì onorata della parentela. E il pensiero rivolto alla figlia invece finisce col rivelare il rimprovero di un padre che non accetta il distacco.
La figlia di Messina Denaro parla per la prima volta
Già nel covo di Campobello di Mazara era stato ritrovato un manoscritto di Messina Denaro rivolto alla figlia, il quale voleva che le fosse fatto pervenire quando, a suo dire, non sarebbe stata più influenzata da terze persone.
Già allora era quindi emersa un’attenzione che il boss aveva sempre rivolto verso quella figlia che lo ripudiava, di cui sapeva tutto, nei minimi particolari. Sapeva di quando era vissuta col nonno paterno e la madre, di quando se ne andò con la madre, della laurea in architettura e del fidanzato storico con cui poi di recente si era sposata e da cui aveva avuto una bambina. Ma quella figlia rimaneva e rimane il suo cruccio.
Di recente, dopo anche i pizzini ritrovati nella casa della sorella in cui si parlava sempre di Lorenza, la ragazza ha deciso di rompere il silenzio. Tramite un legale infatti ha fatto sapere di non aver mai rinnegato il padre e di non aver mai escluso la possibilità di poterlo andare a trovare in carcere.