Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera da Gerusalemme, in collegamento con La7 spiega la situazione tra Israele e Hamas: “Netanyahu è preso a pugni un po’ da tutti. L’altro giorno ero con i militari a Gaza e parlavo con gli ufficiali che mi dicevano cose, anche smentendo la propaganda ufficiale che viene da Israele di questo nuovo Olocausto, dell’antisemitismo… Addirittura erano alcuni portavoce che mi dicevano che Israele è un Paese fortissimo che non ha capito niente. Questo governo secondo loro non ha capito niente”.



Il governo di Tel Aviv, a detta degli ufficiali israeliani a colloquio con Cremonesi, “è molto di destra, ha questo misto di religiosità dogmatica e nazionalismo estremista, che ha puntato tutto sui territori occupati e ha dimenticato di guardare Gaza alimentando in un certo senso Hamas, lasciando che Hamas trattasse con altri Paesi”.



Cremonesi: “Sbalordito dai coloni israeliani”

Secondo l’inviato a Gerusalemme Lorenzo Cremonesi, “occorre tornare alla filosofia dei due Stati come dice Biden. Da anni Netanyahu è a capo di coalizione, di personaggi che sono ideologicamente contrari alla filosofia dei due Stati. Tutta la logica degli accordi di Adamo e tutto quello che ne è seguito è quella di cancellare la questione palestinese. Hamas ha già avuto una vittoria paurosa ossia quella di riportarla al tavolo, di dire ‘senza di noi non fate nulla’”.

A La7, il giornalista sottolinea ancora il proprio stupore: “Io sono sbalordito da quello che è successo qui. Ormai la soluzione dei due Stati non c’è più, l’hanno cancellata. Nel 1987 c’erano poco piu di 100mila coloni circa. Questi oggi sono cresciuti. Già ai tempi di Oslo, Rabin cercava di bloccarli, ma oggi ero sbalordito, perché pullula di colonie costruite per spezzettare la continuità palestiense. Non è possibile”.