Conosciuto in Italia e in Europa, dove svolge una intensa attività live (Francia, Belgio, Norvegia e Regno Unito), Lorenzo Feliciati rappresenta il prototipo del musicista moderno. Il suo lavoro spazia dal rock alla musica contemporanea ed elettronica, grazie ad una consumata esperienza che lo ha visto anche ricercato session man: Niccolò Fabi, Pat Mastellotto, Cuong Vu, Chad Wakerman, Colin Edwin sono solo alcuni dei nomi con i quali ha collaborato.



Il bassista romano ha pensato bene di riproporre, accanto a due novità, i primi album da solista, raggruppati sotto il titolo di EARLY YEARS. Si tratta infatti di due lavori pubblicati fra il 2004 ed il 2006. Incisioni di indubbio interesse che vedono in veste di ospiti Alessandro Gwis, Aidan Zammit, Désirée Petrocchi, Davide Aru; Feliciati condivide la ritmica con batteristi del calibro di Agostino Marangolo e Lucrezio De Seta. Una rilettura sicuramente interessante per approfondire l’evolversi del suo stile.



FAKE, pubblicato dalla Subcontinental Extreme, esce in co-titolarità con Dominique Vantomme eclettico tastierista belga. Il lavoro vede la presenza del trombettista Cuong Vu, più volte compagno di viaggio di Feliciati, noto per aver fatto parte del Pat Metheny Group oltre ad aver collaborato con Laurie Anderson e David Bowie.

“Mentre ero in Belgio stavo mettendo su un nuovo gruppo e un po’ tutti mi facevano il nome di Dominique. Sono bastate un paio di prove per capire che avremmo dovuto realizzare un progetto comune. Abbiamo cominciato a scambiarci dei file e in poco tempo è nato questo nuovo disco. Cuong Vu si è poi aggiunto con entusiasmo al nostro progetto” (Lorenzo Feliciati).



Jazz, musica contemporanea ed elettronica si fondono in FAKE grazie all’interplay che lega i due artisti che, seppure alla prima esperienza in comune, mostrano di navigare entrambi in territori ben conosciuti. Le composizioni sono tutte cofirmate: Clear Blue Sky, Bushideuse, Nightly Business Report, Point Two, Strange Times, Sun-Day, Nightrid. Eraldo Bernocchi – electro beat/coda section (in  Sun-Day) e DJ Skizo – turntable (in  Fake or Not), completano la lista degli ospiti.

Un album insolito e, per certi versi, innovativo che segue territori, a volte, ardimentosi come quelli tracciati da David Sylvian, Sakamoto, Christian Fennesz, comunque capaci di regalare grandi emozioni.

DROP IT appena uscito, è firmato da Feliciati insieme a Egidio Marchitelli (Fabrizio Bosso, Nina Zilli, Teresa De Sio, Roy Paci) e Lucrezio De Seta ( Bob Berg, Donovan, Michael Landau, PFM, Alex Britti, Chrissy Hynde, Mitchell Forman). Un  trio dalle grandi possibilità, anche nella dimensione live. Un ritorno alle origini per il bassista che con De Seta ha spesso fatto coppia nel corso degli anni. Il jazz, il blues e il rock sono il comune denominatore. In grande evidenza il chitarrista Egidio Marchitelli che mostra tutta le sue capacità solistiche mostrandosi a suo agio sia nei brani di repertorio che nelle composizioni originali. Il repertorio scelto potrebbe far pensare ad un album di maniera, ma l’esperienza e la classe di questi tre musicisti svetta sopra ogni possibile cliché.  Vengono riproposti classici dei grandi maestri come Drop & Roll (J. Scofield) e Corner Pocket (J. Zawinul). Accanto a questi Happy People composto da Kenny Garrett e Twice in a While di Oz Noy, nuovo fenomeno della chitarra. La nostra attenzione è stata però attratta dai brani originali: da Fuzzdi De Seta a No More Compromisesdi Marchitelli per finire a Drop it Fast! (Feliciati), che, a nostro parere, traccia in maniera chiara la strada stilistica da percorrere.

Tre lavori che confermano il valore di Feliciati e la sua abilità di leader, capace di coinvolgere compagni di viaggio da annoverarsi nella élite della musica europea e non solo.