LORENZO FONTANA: BEATO CARLO ACUTIS, I VALORI CRISTIANI E IL CATTOLICESIMO NELLO STATO
Il Presidente della Camera Lorenzo Fontana nel suo discorso di insediamento nell’ottobre 2022 aveva stupito tutti con la citazione del Beato Carlo Acutis a Montecitorio: nell’ultima intervista a “Libero Quotidiano” è ancora il Presidente in area Lega a sottolineare l’importanza del beato giovanissimo per l’esistenza di oggi, dopo averne visitato la tomba negli scorsi giorni.
«La sua è una meravigliosa figura da realizzare», spiega l’ex europarlamentare leghista, «il Beato Carlo Acutis è già un punto di riferimento per molti ragazzi» in quanto «testimonia che è possibile condurre un’esistenza improntata ai valori cristiani anche essendo giovani e vivendo a pieno la contemporaneità». Spesso a Fontana viene contestato il suo status di cattolico tradizionalista come se questo sia un problema ai fini della gestione della politica: giustamente il Presidente della Camera replica, «sono ruoli perfettamente compatibili. Il cattolicesimo è parte integrante della nostra identità e dunque delle nostre istituzioni e delle nostre tradizioni».
L’IMPEGNO DIPLOMATICO DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA LORENZO FONTANA
Incontri, vertici, scambi, da mesi ormai la scelta di Lorenzo Fontana è improntata all’impegno diplomatico da quarta carica dello Stato, senza per questo dimenticare i valori di riferimento della sua politica di lungo corso nonostante l’ancor giovane età (divenuto Presidente della Camera a 42 anni, ndr). Ancora a “Libero” il deputato leghista sottolinea come in questi mesi la collaborazione con altri Paesi è stata indispensabile «per favorire la pace e garantire la necessaria stabilità nel Mediterraneo, nel Nord Africa e nei Balcani».
Secondo Fontana, il contributo importante che la politica può dare, anche a livello parlamentare, è la diplomazia su più livelli, il tutto sempre nell’alveo della Costituzione ribadita come valore fondante da Lorenzo Fontana. A domanda diretta sulle polemiche che la sinistra solleva di continuo in questi mesi contro il presunto “autoritarismo” del Governo Meloni su riforme e decreti approntati, il Presidente della Camera chiarisce «non spetta a me esprimere valutazioni su polemiche politiche. Faccio solo rilevare che, sul piano istituzionale, sono state pienamente rispettate norme, consuetudini e prassi costituzionali».