LORENZO FONTANA DOPO L’INCONTRO CON PAPA FRANCESCO: “SERVE FARE DI PIÙ PER LA DIFESA DEI CRISTIANI PERSEGUITATI”
Appena prima di Capodanno la visita del Presidente della Camera Lorenzo Fontana da Papa Francesco in Vaticano è stata un’ulteriore occasione per fissare alcuni temi quanto mai attuali viste le dinamiche internazionali e le ultime terribili notizie arrivate da Nigeria e Nicaragua in merito alla repressione dei cristiani: «dal Nicaragua alla Nigeria, dalla Terra Santa ai territori dominati da regimi, i cristiani sono fra le minoranze più perseguitate al mondo», spiega il Presidente di Montecitorio intervistato dal “Corriere della Sera”. L’Italia e la comunità internazionale dovrebbero fare molto di più già nel 2024, auspica il leghista Fontana dopo lo scambio proficuo avuto con il Santo Padre: «dobbiamo impegnarci di più per difendere i nostri fratelli che spesso, nel silenzio, affrontano un dolore immenso».
Nel suo messaggio di Capodanno, il Presidente della Repubblica ha parlato in più occasioni del tema cruciale di una “pace giusta” da trovare tanto per la situazione in Medio Oriente quanto per la guerra in Ucraina: Fontana, nel ringraziare le parole del Capo dello Stato, sottolinea il valore della diplomazia da recuperare a tutti i costi, «Spero nella buona volontà degli uomini, dei capi di governo e della comunità internazionale affinché si ponga fine alle ostilità e si prosegua nella costruzione di una pace giusta e duratura». Il perseguimento della pace, aggiunge ancora il Presidente di uno dei due rami del Parlamento, può giungere solo con dialogo e diplomazia proficui: «Il Parlamento è il luogo principe del dialogo e del confronto ed è proprio attraverso il dialogo e il confronto che si evitano i conflitti. La democrazia ci insegna che, per quanto accesi e aspri possano essere i dibattiti, questi strumenti rappresentano l’antidoto alle guerre».
DECRETI, MATTARELLA ED EVASIONE: GLI ALTRI TEMI TOCCATI DAL PRESIDENTE DELLA CAMERA FONTANA
Dalla pace all’intelligenza artificiale, dalla violenza al tema dei giovani fino alle tasse da pagare: gli appelli lanciati dal Presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno vengono “sposati” in pieno da Lorenzo Fontana che non ammette deroghe sui crimini gravi come la violenza contro le donne e l’evasione fiscale: «L’amore è esattamente il contrario del possesso, è il donarsi agli altri ed essere capaci di sacrificarsi per l’altro, un concetto ormai desueto, ma fondamentale», rileva il Presidente della Camera aggiungendo poi come invece sull’evasione fiscale occorre ricordarsi come sia un reato chiaro, «L’evasione costringe chi paga le tasse, che sono tante, a pagarne di più, e costringe lo Stato, introitando meno risorse, a erogare meno servizi ai cittadini». Questo per Fontana resta del tutto inaccettabile, sottolinea con forza al “Corriere”.
Da ultimo, il Presidente della Camera riprende il tema già affrontato nella conferenza stampa con auguri di fine anno appena prima del Capodanno: dopo l’ammissione di aver auspicato per la Manovra di Bilancio una discussione più ampia in Parlamento (anche se ribadisce come la scelta di non porre la questione di fiducia è un elemento di valore da non sottovalutare nelle dinamiche parlamentari, ndr), Fontana lancia il suo monito contro l’eccessiva decretazione d’urgenza, «auspico che il ricorso alla decretazione d’urgenza diminuisca. Nei limiti delle mie prerogative, continuerò a esercitare una moral suasion anche sull’opportunità che si adottino strumenti legislativi ordinari alternativi, che prevedono comunque tempi certi di approvazione».