L’avanzata dei talebani in Afghanistan a poche settimane settimane dal ritiro del contingente internazionale ha fatto scattare l’allarme. Intervenuto a Rai Radio 1, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha spiegato: «Io credo che dovremo certamente riflette su questo epilogo come Italia, dopo 20 anni di impegno e 53 militari caduti. Ma credo che lo dovremo fare anche come Nato, anche in relazione agli obiettivi che ci si era posti all’inizio».



«L’emozione di questi giorni è molto forte in tutti noi. La decisione degli Stati Uniti di chiudere dopo 20 anni il proprio impegno è stata determinante per le scelte che si sono rese necessarie per gli altri Paesi presenti», ha spiegato Lorenzo Guerini nel corso del suo intervento: «L’obiettivo della sconfitta di una formidabile centrale terroristica è stato conseguito, l’Afghanistan in questi venti anni non è stato e non dovrà tornare a essere un luogo sicuro per i terroristi».



LORENZO GUERINI SUL CAOS AFGHANISTAN

Lorenzo Guerini ha poi analizzato un altro aspetto: «Credo che si ponga come evidenza che le nuove leadership afghane si sono rivelate meno forti di quanto previsto e analizzato. I talebani hanno conquistato intere province senza combattimenti, questo tema dovrà essere di discussione, ma ora va seguita l’evoluzione della situazione e credo che al comunità internazionale non possa permettersi che l’Afghanistan si richiuda». Il titolare della Difesa ha rimarcato successivamente: «Gli eventi di questi giorni non sono sicuramente un buon messaggio che l’Occidente trasmette al mondo e aprono a una nuova dimensione geopolitica in quella regione su cui dovremo confrontarci».

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