Migranti, governo e Pd: Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, a tutto tondo ai microfoni di Porta a Porta. L’esponente dem ha esordito parlando dell’operato dell’esecutivo guidato da Mario Draghi: «Questo governo deve fare le cose di cui il Paese ha il bisogno, che devono accompagnare il Pnrr. E’ evidente che da questo punto di vista le riforme non sono un elemento neutro ma sono fondamentali. Pensare che questo governo possa vivere accantonando le riforme per salvaguardare la formula politica credo sia sbagliato. Nel dopoguerra le forze politiche hanno saputo, nonostante difficoltà e contraddizioni,trovare un punto comune su cui fare convergere uno sforzo condiviso. Questo dobbiamo farlo anche adesso».
Uno dei dossier più scottanti delle ultime settimane è quello legato all’immigrazione, ecco le parole di Lorenzo Guerini: «Il tema dell’immigrazione ha una complessità tale che non si può affrontare con una singola misura, C’è il tema che riguarda l’impegno europeo su cui dobbiamo insistere. Ci deve essere uno sguardo anche italiano di agire sulle grandi dinamiche che riguardano l’immigrazione. La frontiera meridionale dell’Ue penso sia il Sahel, dove siamo impegnati da tempo. Lì si gioca una partita importante, ci sono interessi nazionali fondamentali da salvaguardare».
LORENZO GUERINI TRA MIGRANTI E PD
Lorenzo Guerini si è poi soffermato sulla Libia: «Bisogna guardare a ciò che è stato alla luce della situazione e delle dinamiche che si sono determinate negli scorsi mesi. La Libia è uscita da un conflitto, c’è un governo di transizione che deve portare il Paese ad elezioni a dicembre. Ci sono stati elementi di difficoltà e contraddizioni. Penso sia nostro interesse e dovere rafforzare le capacità delle forze armate perché sono un elemento fondamentale per la stabilizzazione della Libia. L’Italia deve fare la sua parte in questa partita, tenendo alti gli standard». Lorenzo Guerini ha rimarcato: «Dobbiamo intervenire in una prospettiva multidimensionale, non possiamo intervenire in maniera non organica. L’Europa si gioca parte degli elementi basilari della propria sicurezza in Africa, lì l’Ue deve giocare una partita da protagonista mettendo in campo tutti gli elementi di cui dispone». Lorenzo Guerini ha poi parlato del nuovo Partito Democratico targato Enrico Letta: «Io credo che Letta faccia bene a portare avanti una prospettiva di rafforzamento del profilo identitario del Pd. Forse abbiamo dedicato troppo tempo a ragionare sul nostro rapporto con il M5s, quasi che quello fosse l’elemento attraverso il quale si reggeva l’identità del partito. Io penso che il Pd debba affinare la propria proposta politica per il Paese e debba avere una grande spinta riformatrice. Il Pd deve avere una grande spinta identitaria e della proposta politica, tenendo la barra dritta in un sentiero stretto».