Credevano che Manuel Bortuzzo fosse il ragazzo con cui poco prima avevano avuto una discussione all’interno del pub, alla periferia di Roma. Per questo Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano sono tornati con uno scooter e gli hanno sparato. I due aggressori olevano vendicarsi, era un regolamento di conti che si è trasformato in un tentato omicidio ai danni del nuotatore, ridotto sulla sedia a rotelle per uno sparo frutto di uno scambio di persona. Il nuotatore, arrivato in ospedale in gravissime condizioni, si è salvato, ma ha riportato una lesione alla colonna vertebrale per la quale non è più riuscito a camminare.
In primo grado i due imputati erano stati condannati a 16 anni di carcere col rito abbreviato, che consente di usufruire dello sconto di un terzo della pena, per duplice tentato omicidio premeditato e porto, detenzione e ricettazione d’arma da fuoco. La pena è stata poi ridotta a 14 anni e otto mesi in secondo grado, in quanto i giudici di secondo grado non avevano ritenuto provato il tentato omicidio nei confronti della fidanzata di Bortuzzo.
AGGRESSORI MANUEL BORTUZZO VERSO PROCESSO BIS
Dopo aver usufruito di questo “sconto”, gli aggressori di Manuel Bortuzzo potrebbero averne un altro. La Corte di Cassazione ha ritenuto che si debba valutare l’aggravante della premeditazione, come richiesto dalle difese dei due imputati. Se venisse infatti esclusa l’aggravante, potrebbero appunto vedere ulteriormente ridotta la loro pena. La Cassazione ha, quindi, accolto la richiesta del procuratore generale inusualmente d’accordo con le difese di Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano. Per il pg quel proiettile, uno dei tre esplosi dagli aggressori prima che la pistola si inceppasse, non arrivò al culmine di un piano studiato.
Questa decisione apre, dunque, ad una ennesima limatura delle condanne. L’appello bis, infatti, dovrà esaminare solo se sussiste la circostanza dell’aggravante finora addebitata ai due aggressori di Manuel Bortuzzo, Lorenzo Marinelli che sparò e Daniel Bazzano che era con lui sullo scooter, entrambi senza casco e in sella schiena contro schiena, come ha raccontato proprio il concorrente del Grande Fratello Vip 2021 nella sua deposizione. I due poi si diedero alla fuga. Per il procuratore generale, dunque, bisogna rivalutare l’aspetto della premeditazione del tentato omicidio nei confronti del ragazzo.