LORENZO PATTA, CHI È? LA GLORIA DI TOKYO
Chi è Lorenzo Patta? La risposta più semplice e ovvia, e certamente riduttiva, è che innanzitutto si tratta del primo frazionista della leggendaria 4×100 italiana che, il 6 agosto 2021, ha sbancato Tokyo vincendo una clamorosa medaglia d’oro alle Olimpiadi, con il primato nazionale (37’’50) e una grande rimonta sulla Gran Bretagna, andando a ottenere un titolo iridato che mai ci saremmo sognati di ottenere, come del resto quello che il compagno Marcell Jacobs aveva già conquistato nei 100 metri.
La storia di Lorenzo Patta in realtà è curiosa: nato a Oristano nel 2000, è stato uno straordinario attaccante sui campi giovanili della Sardegna, realizzando grappoli di gol nelle varie squadre in cui ha militato. In questo caso, possiamo dire che galeotta fu… la scuola: al liceo scientifico Patta inizia a praticare l’atletica, ai Giochi Sportivi Studenteschi, senza mai essersi allenato, arriva alle nazionali e timbra il secondo posto. Inevitabilmente, coltiva la velocità ma la porta avanti in parallelo con il calcio; solo a 17 anni Patta deciderà di lasciar perdere i gol e dedicarsi esclusivamente all’atletica.
LA SVOLTA E LE MEDAGLIE
Nel 2019 la scelta viene premiata: Lorenzo diventa campione italiano indoor sui 200 metri, a livello juniores, con il tempo di 21’’42. L’anno della svolta: agli Europei Under 20 si cimenta con la 4×100 ed è medaglia d’argento. Due anni più tardi, ecco la consacrazione: a fine maggio Marcell Jacobs è infortunato e così tocca a Patta correre i 100 metri ai Giochi Europei a squadre. Arriva secondo: 10’’29, beffato di un solo centesimo da Mouhamadou Fall.
È la svolta, perché Patta viene selezionato per essere primo frazionista alla 4×100 delle Olimpiadi di Tokyo, e abbiamo già raccontato come siano andate le cose. Nel 2023 ci sono ancora in tre: assente Fausto Desalu che viene rimpiazzato da Roberto Rigali, i quattro italiani fanno argento ai Mondiali di Budapest. Stasera, nella finale della 4×100 agli Europei atletica 2024 Roma, Lorenzo Patta andrà ancora alla ricerca della grande gloria e di un’altra medaglia nella staffetta, vedremo se ci riuscirà.