Nel corso di “Oggi è un altro giorno”, con particolare riferimento alla puntata andata in onda oggi, lunedì 14 febbraio 2022, il direttore d’orchestra Lorenzo Viotti ha affrontato, oltre alle tematiche prettamente musicali e che più appartengono al suo ambito d’azione quotidiano, un argomento spinoso: quello dei social media. In particolare, il ragazzo ha spiegato che “essere completamente innamorato di un’altra persona è difficile anche per me. Con i social media si ricevono sempre tante critiche, perché sono nudo e secondo la gente questo non va bene con la musica classica. Dobbiamo essere veramente quello che vogliamo e poi speriamo di trovare l’amore della nostra vita, nella speranza di essere liberi dalle critiche”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
Lorenzo Viotti, chi è il giovane direttore d’orchestra
Lorenzo Viotti, trentun anni, è il principale direttore d’orchestra della Dutch National Opera e della Netherlands Philarmonic Orchestra. In questi giorni dirige al Teatro La Scala di Milano “Thaïs” di Jules Massenet. Origini italiane, svizzere e francesi, Viotti ha sempre respirato musica: “Mia madre suonava anche quando era incinta, e di quattro figli, tutti abbiamo fatto musica, pur con strade e scelte diverse. Io a un certo punto volevo suonare la batteria, con un padre direttore d’orchestra e una madre violinista… mio padre non era felicissimo, ma alla fine mi ha supportato in pieno. Opera e teatro hanno sempre fatto parte del nostro DNA, mi ricordo la prima opera cui ho assistito, il Simon Boccanegra, che farò tra due anni a Milano, per una bellissima ricorsività della storia”, ha raccontato a Esquire. La sorella Marina è mezzosoprano, Milena e Alessandro suonano il corno.
Lorenzo Viotti: il legame con il padre Marcello
Il padre Marcello Viotti, direttore d’orchestra, è morto nel febbraio del 2005 colpito da un infarto durante le prove della Manon di Jules Massenet, a Monaco di Baviera. Lorenzo aveva solo 15 anni quando è morto il padre, poi ha deciso di seguire la sua stessa strada: “Mio padre era una persona estremamente generosa, positiva, tutti lo amavano, e io posso esserne solo fiero. Mi ricordo molto di lui come padre, ma non come direttore d’orchestra. Le orchestre dove mio padre ha diretto hanno visto immediatamente in me alcune somiglianze, di cui sono felice: mimica, gesti, ma io non me lo ricordo come direttore d’orchestra, quindi è qualcosa che sta nel sangue”, ha confessato ad Esquire. Lorenzo Viotti pratica molto sport, che gli serve per mantenere la sua rigorosa disciplina. È tifoso di Nadal e Louis Hamilton. Il giovane direttore d’orchestra è molto riservato e sulla sua via privata si sa molto poco.