Uno dei primi argomenti affrontati da Raffaella Carrà e Loretta Goggi ospite di A raccontare comincia tu è quello spinoso della sua copertina su Playboy. Loretta parla della sua immagine pubblica con cui a un certo punto ha iniziato ad avere un rapporto conflittuale, fino ad arrivare alla scelta di accettare quella proposta. Andando al di là dei suoi conflitti e dell’ironia con cui cerca di schermirsi, la Carrà le dice: “Io ti vedo in un altro modo. Ti vedo come un ventaglio prezioso. Ogni stecca è una tua capacità. Conduttrice, attrice, teatro, cinema, televisione, cantante, imitatrice, doppiatrice, scrittrice. Cosa trattengono queste stecche? Fanno da supporto meraviglioso a un tessuto che si chiama talento”. Si può dire, insomma, che Loretta abbia sempre avuto una certa ‘stoffa’. Parlando sempre di Playboy, la Carrà le chiede: “È cambiata la tua immagine?”. Risposta: “No, sono cambiata io”. (agg. di Rossella Pastore)
Loretta Goggi: “Mi rifiutarono a un provino per il mio fisico”
Ogni donna di spettacolo ha con il proprio corpo un rapporto importante. Certe volte, però, può essere difficile accettarsi per come si è, soprattutto per chi come Loretta Goggi è sempre stata influenzata dalle richieste di alcuni cineasti che pretendevano da lei una fisicità diversa (cosa chiaramente impossibile da ottenere). È per questo che la decisione che prese in seguito di posare per Playboy fu più un atto di ribellione che altro. Tutto iniziò nei lontani anni Sessanta, quando Loretta – allora quindicenne – partecipò a un provino per un film con Totò.
I produttori erano in cerca di “un’adolescente alla Catherine Spaak”, dice lei, mentre Loretta era ancora bambina. “Vede signorina, purtroppo lei mi era un po’ troppo… magretta”, le fu detto in seguito. C’è una frase nella sua autobiografia in cui la Goggi si definisce “una fragile donna forte”. “Hanno contato più le fragilità o la forza? Le fragilità – sostiene lei –, perché è grazie a quelle che sono diventata più forte… il contrario non sarebbe stato possibile”.
Loretta Goggi parla della sua scelta di posare per Playboy
Effettivamente, al suo esordio nel mondo dello spettacolo, Loretta Goggi era davvero molto piccola. L’inizio della sua carriera fu segnato all’età di nove anni dalla vittoria al concorso radiofonico Disco magico, a cui prese parte anche una giovane Nilla Pizzi. Da allora, Loretta era sempre stata considerata un’innocente, una ragazza semplice, acqua e sapone, che era riuscita ad avere successo senza svendersi né svilirsi (come invece accade a troppe signorine soprattutto ai nostri tempi). Poi, però, qualcosa cambiò: “Volevo liberarmi dalle etichette, un po’ la stessa molla che nel mondo dello spettacolo mi ha sempre spinta a muovermi a trecentosessanta gradi”.
Certo è che accettare di apparire su Playboy può essere legittimamente giudicato come una mossa azzardata. Mossa che lei giustifica così: “Accettai la proposta di Gigi Reggi (giornalista e poi dirigente televisivo Fininvest, n.d.r.) perché mi ero un po’ stancata di sentirmi definire: la brava ragazza della porta accanto”, si legge in una sua intervista del 2018 a La Verità. “Volevo almeno una volta apparire come la ragazza cattiva del piano di sopra, ha presente Marilyn Monroe in Quando la moglie è in vacanza? Ma non c’erano nudi, solo qualche trasparenza che lasciava intravedere il seno”.