Questo per Loretta Goggi è un periodo nel quale si sta dedicando molto alla recitazione: “Mi sto impegnando tanto per far capire agli addetti ai lavori che chi fa varietà non è che non possa recitare”, ha commentato. “Adesso mi diverte perché così posso invecchiare tranquillamente”, ha ironizzato, ospite oggi di Mara Venier, nella nuova puntata di Domenica In. Nella prossima fiction che la vedrà protagonista è “vecchia”, motivo per il quale lei si è detta “serena”. Ricordando la sua infanzia, Loretta ha commentato: “Di quel periodo lì mi manca il tipo di vita e calore che c’era nelle famiglie di un tempo”.
Dopo Gianni brezza ed il loro immenso amore, Loretta non pensa affatto ad un altro uomo: “Ma per fare cosa? Andare al cinema? Ci vado con mia sorella!”. Ricordando Lucio Battista, la Goggi ha ammesso: “Lui era molto timido e chiuso. Mi diceva che ero sempre contenta. Lui era più cupo”, ha svelato. A consacrarla fu però Canzonissima 72 con Pippo Baudo. “Un’incoscienza totale, dopo Raffaella Carrà. Io venivo da un altro mondo!”.
Loretta Goggi, il successo delle sue imitazioni
Le imitazioni sono state molto importanti per Loretta Goggi, sono state a suo dire il biglietto “per bypassare la fisicità di Raffaella Carrà”. Tra le poche persone ad aver frequentato fuori dal mondo dello spettacolo fu Alighiero Noschese: “Era molto carino e ci siamo divertiti tanto! Ci facevamo delle sorprese a vicenda”, ha raccontato. Lei però ha ammesso di aver percepito un fondo di malinconia, ma quando se ne accorse si era già separato dalla moglie: “Era molto depresso ma non mi faceva pensare che sarebbe andata a finire così”, ha ammesso. “Non ho capito quanto… mi disse solo quanto aveva sofferto per la separazione. Solo questo. Ma credo che quelli sono momenti in cui sei un po’ preso da te stesso, ma la depressione è una roba tremenda, tante persone se ne sono andate così”.
Parlando di Sanremo, sono due i Festival che hanno visto protagonista Loretta Goggi nel corso della sua carriera, ricordati nel corso della sua ospitata a Domenica In. “Nel primo in cui ho cantato, mi dicevano perchè volevo cantare per forza come la Carrà. Non pensavano che dietro le voci delle imitazioni c’ero io e quando sono andata a Sanremo sono andata con incoscienza e quando ho sentito gli applausi partire dalla galleria, sono rimasta incredula! Questa è una cosa che non dimenticherò mai”, ha raccontato. “Io non voglio cantare più”, ha ammesso. “Un conto è non sapere come stavi quando avevi 30 anni e un conto è saperlo e fare un paragone con il passato”. Ma alla fine, ha ceduto cantando “Maledetta primavera”, trascinata da Mara Venier.