OMICIDIO LORETTA LEVRINI, IL FIGLIO CONFESSA IN TV
Lo cercavano per fare chiarezza sull’omicidio della madre, dopo aver vagato per ore il figlio di Loretta Levrini si è presentato sotto casa della madre, dove stazionavano diversi giornalisti per realizzare i loro servizi, e in diretta davanti alle telecamere di Pomeriggio 5 ha confessato di essere l’assassino. Un colpo di scena inaspettato anche per lo stesso inviato del programma condotto da Myrta Merlino, che infatti ha preso subito l’iniziativa di chiamare i carabinieri per avvisare loro che avevano rintracciato Lorenzo Carbone e che soprattutto questi aveva confessato l’omicidio della mamma.
Lo stavano cercando ovunque i carabinieri di Spezzano di Fiorano (Modena), sospettando che potesse essere stato lui a uccidere l’anziana donna, trovata mota dalla figlia. Secondo le prime ricostruzioni, è stata strangolata. Visto che viveva con il figlio, un 50enne disoccupato, le forze dell’ordine si sono messe subito alla ricerca dell’uomo. Erano stati anche utilizzati elicotteri per cercarlo, nel timore che nel frattempo potesse essersi tolto la vita, ma la svolta è arrivata nel pomeriggio in maniera surreale.
VIDEO CONFESSIONE IN DIRETTA A POMERIGGIO 5
Il giornalista di Pomeriggio 5 ha documentato tutto in diretta: prima gli ha chiesto se fosse il figlio, poi se fosse andato dai carabinieri. “Sono venuto direttamente qua“, ha risposto il figlio di Loretta Levrini. “Non ce l’ho fatta“, ha detto quando gli è stato chiesto di spiegare cosa fosse successo. Quando gli è stato chiesto apertamente se avesse ucciso lui la madre, lui ha risposto in maniera affermativa: “Sì“.
Incalzato dalle domande, è crollato in lacrime: “Non lo so, non ce la facevo più“, ha detto alla domanda su cosa gli fosse passato per la testa. “Mia madre era tra la demenza e l’Alzheimer e a volte diceva cose… che mi facevano… Io non ce la facevo più. Mi è venuto questo istinto. Non riuscivo a gestirla, non so perché l’ho fatto“, ha proseguito, accogliendo poi la richiesta dell’inviato di chiamare i carabinieri, che infatti poi si sono recati sul posto per accompagnarlo poi in caserma e raccogliere la sua confessione.