Lory Del Santo è stata ospite stamane negli studi di Storie Italiane, programma su Rai Uno, e nell’occasione è tornata a parlare degli haters, i tristemente noti odiatori del web, che negli ultimi mesi l’hanno attaccata a più riprese, soprattutto dopo la notizia della morte di suo figlio. “Le persone vivono questa invidia e questa voglia di odiare per una cosa che ti metti – le parole di Loryu Del Santo ad Eleonora Daniele – ma vogliono anche mettere i “puntini sulle i” su come vivi il tuo dolore. Ogni persona cerca di superare i momenti difficili ed è già un passo avanti perchè non è semplice, ma loro ti dicono le cose più assurde”. E ancora: “Dopo mesi in cui non riuscivo ad uscire di questo tunnel, e in cui dubitavo fisicamente della mia salute, ho pensato di uscire, andare a lavorare, vedere gente. Sono stata molto criticata per questo non solo da estranei ma anche da alcune persone della famiglia a cui è sembrata una decisione assurda. Ma non hanno nemmeno cercato di capire il mio dolore”.
LORY DEL SANTO: “CI SONO TANTE MEDICINE PER GUARIRE…”
Lory Del Santo ha svelato di essersi sentita molto male: “Mi ha fatto molto male questa cosa ma io sono molto forte. Ci sono tante medicine per guarire, uno le prova tutte, cerca una soluzione, bisogna voler bene a chi cerca di arrancare per salvarsi. La vita vale la pena di essere vissuta in qualsiasi situazione, e bisogna cercare di non farsi uccidere dal dolore, purtroppo è una tenaglia che stringe sempre più e tu vedi il nero. Io sono una persona che combatte e vorrei dire a tutti che vale la pena combattere, e l’odio e l’invidia non servono a nulla”. Sul caso Lory Del Santo è intervenuto anche il direttore di Novella 2000, Roberto Alessi, che ha aggiunto: “A me piace guardare il bicchiere mezzo pieno, e mi ricordo che la tua vita (si rivolge a Lory Del Santo ndr) non è mai stata così tanto piena d’amore come in quei giorni. Ci sono purtroppo persone che si permettono di fare osservazioni che affondano il coltello nella piaga e molte di queste persone lo fanno forti dell’anonimato: bisogna assolutamente proibire che persone che si trinceranno dietro un nome falso siano in grado di fare male”.