Lory Del Santo, ospite a Un Giorno da Pecora, racconta di aver avuto un uomo molto violento: una relazione malata, con un’ossessione da parte del compagno, dalla quale si è salvata solamente dopo averlo abbandonato. Ai microfoni di Rai Radio 1, la showgirl ha parlato dell’uccisione di Giulia Cecchettin per mano dell’ex fidanzato, ripercorrendo anche la sua esperienza tragica: “Nella mia vita ho incontrato molti uomini violenti e in un caso specifico mi sono salvata lasciandolo, altrimenti oggi non sarei qua. Ci vuole coraggio per lasciare e poi c’è l’ultimo appuntamento: io ci andai e mi portai un amico, per fortuna”.
Quell’ultimo incontro “fu drammatico, avevo una faccia distrutta, nera e con ematomi: avevo paura di una vendetta al punto da non denunciare. Ma invece bisogna farlo e poi è assolutamente necessario tagliare i ponti senza tornare indietro”. Quell’uomo la picchiava: “Mi aveva dato un ceffone, roba da distruzione del viso, solo perché avevo fatto un ritardo di 20 minuti”. La relazione, fortunatamente, è durata poco “perché ho avuto il coraggio di fuggire. Ma le persone come me spesso vengono fregate perché sono buone”.
Lory Del Santo: “Non bisogna dare un’altra chance”
A Un Giorno da Pecora, Lory Del Santo ha raccontato ancora come è finita in quella relazione malata: “Io sono buona, sono come Giulia (Cecchettin, ndr), siamo persone buone al punto che quando l’altro dice ‘non vivo senza di te’ gli crediamo. Lui invece era un uomo senza compassione, narcisista. A persone così non bisogna dare un’altra chance e non bisogna esser troppo buoni”. Lui aveva “sotto i trenta anni, era più giovane di me”. Come spiegato ancora dalla showgirl a Un Giorno da Pecora, quell’uomo “ha fatto una brutta fine perché se lo meritava, perché queste persone reiterano gli stessi errori, non cambiano e commettono sempre le stesse cose”.