Duecentoventicinquemila settecentoventi, 225.720: questo è l’impressionante numero di messaggi che Filippo Turetta ha inviato a Giulia Cecchettin da quando si sono conosciuti – nel gennaio 2022 – fino al giorno della sua tragica morte – nel novembre dello scorso anno -; lucidi testimoni di quella che per il killer reo confesso era diventata una vera e propria ossessione. Dei messaggi ve ne abbiamo già parlato nei giorni scorsi, ma ieri sera la trasmissione Zona Bianca è tornata a trattare l’ossessione di Filippo Turetta per Giulia Cecchettin, rendendo pubblici alcuni di quei messaggi che prima d’ora erano rimasti solo iscritti nei plichi delle indagini contro il ragazzo.



Mi controlli Pippo – gli scrive lei in una data non meglio precisata, ma sicuramente dopo la rottura che ha dato il via alla furia omicida è da malati, basta“; e poi – ancora – “Pippo, smettila, smettila, smettila“, arrivando a chiedergli (questa volta in un audio) se non si renda conto di essere “ridicolo“, interrogandolo se sia al corrente che “in una migliore amicizia – come quella che Filippo Turetta immaginava di avere con Giulia Cecchettin dopo la rottura – non si fa gli psicopatici“. Ma lui – probabilmente facendo leva sul senso di colpa della ragazza che l’ha portata a non troncare i rapporti con il suo stalker – rincara la dose, dice di essere “un sacco triste“, di nutrire il bisogno che “ci vogliamo bene.. Voglio mantenere il nostro rapporto, essere sereni tra noi come lo eravamo le scorse settimane. Non così – la supplica –, ti prego“.



I messaggi inediti tra Filippo Turetta e Giulia Cecchettin: “Faccio ancora parte del tuo cuore, ti prego”

Messaggi – quelli tra Filippo Turetta e Giulia Cecchettin – che disegnano perfettamente il quadro dell’ossessione (forse troppo tardi perché la ragazza se ne rendesse veramente conto) e che nei giorni immediatamente prima dell’omicidio si sono fatti ancora più duri, per certi versi intensi. “Io sto malissimo veramente. Da un giorno all’altro mi vuoi togliere il tuo aiuto e il tuo affetto“, le scrive Filippo Turetta il 7 novembre, chiedendo alla (non più sua) Giulia Cecchettin di continuare a mandargli la buona notte: “Per te si tratta solo di scrivere qualche messaggio prima di andare a dormire – le spiega – per me significa tutto“. Ma lei è inamovibile: “T’ho solo detto che non voglio più darti la buona notte e basta, non ho detto che non ti parlo, non o detto che non ti voglio vedere, ma solo che non voglio più darti la buona notte. Basta, ciao“.



E poi un breve scambio, estremamente significativo e che potrebbe rientrare a tutti gli effetti tra i motivi che ci sarebbero dietro l’aggressione: “hai tolto l’ultimo accesso“, chiede Filippo Turetta ricevendo un freddo “già” come risposta da Giulia Cecchettin; “dimmi se hai iniziato a scriverti con qualche tipo“, insiste, “ti scongiuro” fino alla confessione della ragazza che – evidentemente esasperata – gli spiega che sì, “mi sto sentendo con un tipo“, ma si rifiuta di raccontarne i dettagli “ad una persona che mi stalkera“. “Come puoi frequentare un altro tipo – sono tre le ultimissime parole di Filippo Turetta a Giulia Cecchattin, affidate ad un messaggio vocale del 9 novembre – che persona ridicola sei.. Io faccio ancora parte del tuo cuore e sono passati solo tre mesi, mi avevi detto che rimanevi tu da sola“, ma senza mai ricevere nessuna risposta.