Un gioco che ha fatto nascere uno dei meme più utilizzati del web tra i giovanissimi: una volta completato e concluso il gioco della Lotería Mexicana la regola impone il grido “Lotería!!” ed è proprio con questo Doodle di Google che molti intenti hanno scoperto l’origine di quel meme dove un ragazzo, stringendo in mano una carta, urla sguaiato il suo “Lotería!”. Il video di Vine che trovate qui sotto è conosciuto come Escalera, con un ragazzo giovanissimo che estrae la carta della scala mentre gioca alla Lotería mexicana divenuto nel 2016 un meme del web tra i più diffusi. Come nella migliore tradizione ludica, anche la particolare “lotteria messicana” ha in sé un fattore di fortuna non indifferente ed è anche per questo che l’esplosione di giubilo al termine della partita viene visto appunto come un modo per esorcizzare le “mani” avute in precedenza. Ricordiamo come il gioco, oltre ad essere un “bingo” più simpatico, è molto utilizzato nelle famiglie per insegnare la lingua ai più piccoli, visto che ogni carta associa un nome alla figura su di essa riportata. (agg. di Niccolò Magnani)
Lo youtuber Luisito Comunica nel doodle
Chi si è dedicato alla realizzazione del nuovo Doodle di oggi di Google dedicato alla Lotería Mexicana ha manifestato grandissimo entusiasmo. A dimostrazione di ciò, le parole espresse da alcuni degli illustratori messicani coinvolti e riprese da Digital Trends, edizione spagnola. Ruiz ad esempio, ha spiegato: “Mi è piaciuto creare tutte le carte. Sfondi davvero unici, scopro ancora nuove piccole cose che non osservavo da bambino”. Il collega Pinto gli ha fatto eco, riflettendo: “Spero che le persone si emozionino e siano curiose quando vedranno questo gioco. L’importante è renderlo interessante per le nuove generazioni”, puntando poi sull’importanza di unire grazie a questa lotteria le persone di tutto il mondo. Infine, il responsabile marketing globale del team di Google ha annunciato la presenza di un’altra celebrità messicana. Si tratta di Luisito Comunica, popolare e giovane youtuber messicano che presta la sua voce al gioco interattivo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Responsabile team Google “Doodle? Nasce dalla mia infanzia”
La Lotería Mexicana con le sue bellissime 54 carte super colorate è oggi la protagonista indiscussa del nuovo Doodle di Google. Perla Campos, responsabile globale del team Google Doodle ha voluto spiegare sulla base di cosa sono state scelte le carte per il gioco interattivo che è stato appositamente realizzato, ed in merito ha spiegato in merito ai temi presenti sulle carte: “ne abbiamo incorporati alcuni che sembrano essere più vicini alla cultura moderna. Uno dei miei preferiti è la concha, un pane dolce, che mi fa ricordare la mia infanzia”. In realtà, ha aggiunto al portale spagnolo Digital trends, “Questo Doodle è nato davvero dalla mia infanzia”, ricordando come in quei momenti dedicati al gioco, “Era un momento in cui tutte le preoccupazioni, tutte le cose nel mondo reale sparivano”. Alla sua realizzazione hanno partecipato cinque illustratori messicani e messicano-americani (Chabaski, Cecilia Ruiz, Luis Pinto, Loris Lora e Vals) che hanno messo tutta la loro creatività per reinventare l’arte iconica delle carte della lotteria. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“Bingo” con carte colorate: come vincere al nuovo Doodle di Google
A differenza dell’Italia, in Messico il bingo non si gioca con i numeri ma con 54 carte colorate, ciascuna delle quali rappresenta personaggi, animali, frutta o verdura ed ancora differenti oggetti della cultura popolare. Vince chi per primo completa il tabellone. Oggi Google, attraverso il suo Doodle interattivo, ha voluto ricordare la Lotería Mexicana, facendo conoscere questa tradizione a chi non ha mai avuto modo di provarla in prima persona e cogliendo l’occasione per unire persone di tutto il mondo. Il gioco, come spiega il portale spagnolo Digital Trends, sarà disponibile dal 9 al 10 dicembre in 30 differenti Paesi. Ciascuno può decidere di avviare una partita casuale o di giocare con gli amici. Ma come funziona? Sono le istruzioni a schermo a spiegarlo in maniera molto precisa mentre una musica messicana in sottofondo allieta l’attesa: quando viene distribuita una carta basta cercare la stessa sulla propria scheda e in caso di corrispondenza occorre mettere un fagiolo virtuale sulla carta in questione. Ad ogni gara la carta posta in alto a sinistra dello schermo mostra il motivo di fagioli che occorre realizzare per vincere e cambia ad ogni turno. Quando il motivo viene riempito, occorre premere il pulsante “Lotería” per vincere. Chi perde vedrà la tavolozza andare in pezzi mentre chi vince… sarà tutto da scoprire! (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Google cambia il Villaggio Globale in Famiglia Globale
La Lotería Mexicana, certamente, a noi italiani non dirà molto, se non per analogia con la nostra tombola, o bingo, che tradizionalmente nel periodo natalizio acquistano un sapore tutto particolare di un tempo di vacanza che scorre lento, tra affetti famigliari spesso trascurati o lontani, ma che trovano nel gioco dopo i robusti pasti natalizi una dimensione senza tempo capace di porci un po’ fuori dal tempo. Però, oggi, è proprio la Lotería Mexicana a farci compiere un incredibile balzo in avanti nel concetto di Villaggio Globale che, improvvisamente, diventa una sorta di “Famiglia allargata globale“. Si, perchè oggi – nel giorno in cui la Lotería Mexicana è divenuta un gioco coperto da copyright (ma questo è forse un feticismo da cybergiuristi) – la Lotería Mexicana diventa un Doodle gioco interattivo, il che significa che tramite il nostro browser, potremo giocare a Lotería Mexicana con chiunque nel mondo in quel momento stia accedendo a Google (almeno nei paesi dove il Doodle è attivo, e stiamo parlando di Taiwan, Vietnam, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria, Germania, Svizzera, Italia, Islanda, Canada, Stati Uniti e ovviamente Messico e tutta l’America centrale). Insomma, proprio nel periodo in cui Google lancia il suo servizio videoludico in streaming che libera i videogiocatori dall’obbligo di acquisto di una console dedicata, ecco che di colpo quello che è sempre stato teoricamente definito il villaggio globale, implode fino al concetto di famiglia globale. Potremmo infatti giocare a Lotería Mexicana con una vecchia zia messicana, come con un ipotetico cugino vietnamita o una di quelle parenti mai troppo ben identificate, magari rappresentata da un cittadino islandese. Perchè nella magia della tombola natalizia si crea un legame particolare, e questa è in assoluto la prima volta che è possibile aprirsi a livello davvero globale e cosi ad ampio impatto di utenti. Certo, a parte il divertimento o la stizza di vincere o perdere di un soffio a Lotería Mexicana, questo aspetto rimane quello più affascinante e al tempo stesso un po’ spiazzante di questo Doodle. Lo spostamento di un baricentro culturale e affettivo, dalle tradizioni consuete e familiari a qualcosa che è assolutamente oltre ogni controllo e confine.
Lotería Mexicana, cosa c’entra con l’Italia?
Ma cosa c’entra la Lotería Mexicana con l’Italia? Beh, ora arriveremo a scoprirlo. Anche se è cambiato molto da quando è stato ufficialmente protetto da copyright in Messico esattamente 106 anni fa, la Lotería Mexicana è ancora oggi estremamente popolare in tutte le comunità del Messico e dell’America Latina, sia come strumento di insegnamento della lingua spagnola che per passare una serata di gioco in famiglia. La Lotería Mexicana è stata inventata proprio in Italia nel XV secolo, per poi essere esportata in Spagna prima di raggiungere il Messico nel 1769. Le regole sono simili al bingo in quanto i giocatori segnano i punti su una tavola, con un gettone (tradizionalmente un fagiolo crudo) e tentano di riempire prima di tutti gli altri giocatori. Un “annunciatore” designato ha il compito di chiamare le carte che estrae casualmente, carte molto variopinte e che ritraggono oggetti della natura o di uso comune, o anche – come nel caso del Doodle di Google, raffiguranti oggetti tipici della cultura digitale come le “Emoji” e talvolta improvvisa descrizioni poetiche che corrispondono agli spazi sui tablas. Un grido di “¡lotería!” o “¡buenas!” sancisce la vittoria di un giocatore fortunato, concludendo il round. I personaggi sulle carte di Lotería Mexicana sono stati aggiornati più volte per riflettere le norme sociali del tempo. Una delle versioni più conosciute fu creata in Messico dal francese Clemente Jacques nel 1887. L’edizione “Don Clemente Gallo”, protetta da copyright nel 1913, presenta le immagini che sono diventate una forma di arte popolare sinonimo di Lotería Mexicana. Oggi, le immagini iconiche di Lotería Mexicana e l’esperienza condivisa che promuove tra persone di qualsiasi generazione sono diventate fonte di orgoglio e celebrazione per la cultura messicana, ma l’impronta del XV secolo italiano rimane vividissima anche nel terzo millennio. Soprattutto in alcune carte…