Emergono nuovi dettagli in merito al caso Zarate, per il quale la Procura federale ha aperto un’inchiesta su Claudio Lotito. La decisione è stata presa dopo aver conosciuto i contenuti del servizio de “Le Iene” sullo stipendio dell’attaccante argentino. Le accuse rivolte al presidente della Lazio sono pesantissime: si parla infatti di evasione fiscale. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l’agente Luis Ruzzi ha inseguito il patron biancoceleste fuori da una chiesta dove si era raccolto in preghiera, in quanto devoto alla Madonna del pozzo. Gli avrebbe chiesto dei soldi, non pochi, ma gli uomini della scorta di Lotito lo avrebbero allontanato. In quel momento avrebbe urlato: «Presidente, dobbiamo avere un sacco di soldi da lei, 3 milioni di euro, quelli che Zarate ancora non ha ricevuto». Il quotidiano parla di una scena che lo scorso febbraio si sarebbe ripetuta due volte, nello stesso luogo. Secondo Ruzzi, lo stipendio di Zarate sarebbe stato pagato attraverso una società londinese «per non versare Inps, Irpef, tutte le tasse, un’evasione importante».



LOTITO E I SOSPETTI DI EVASIONE FISCALE

Luis Ruzzi, che nel 2008 era procuratore di Zarate, parla di «gravi irregolarità» da parte del presidente della Lazio, Claudio Lotito. «Ci ha presentato un’offerta, 20 milioni di stipendio in 5 anni, e l’abbiamo accettata: va bene, firmiamo. Solo l’ultimo giorno ci ha detto: vi do 7 milioni, gli altri 13 li avrete attraverso un amico mio», le parole riportate dal Corriere della Sera. Ruzzi nomina Riccardo Petrucchi, un agente Fifa. Attraverso una sua società, la Pluriel Limited, avrebbero dovuto avere quei soldi, che sarebbero stati versati poi sul conto della Moisen, creata in Uruguay dal fratello del giocatore. «I soldi viaggiavano così». L’attaccante non smentisce: «È tutto vero». Qualcosa è andato storto dopo l’accordo. Dopo l’esperienza all’Inter, è stato messo fuori squadra dalla Lazio. Per Ruzzi la spiegazione è una: «Perché a ottobre Lotito ci doveva dare 3 milioni e non lo ha fatto, non li ha dati alla Pluriel». La società ha fatto causa alla Lazio e l’ha vinta, ottenendo i soldi, che però non sono stati girati a Zarate. «Noi vogliamo il denaro da Lotito: è stato lui a presentarci Petrucchi e ne è responsabile», dice ora Ruzzi.



ZARATE, RUZZI SU LOTITO “METTE PAURA”

Luis Ruzzi spiega anche il motivo per il quale non ha denunciato Claudio Lotito, visto che avrebbe potuto farlo. «Non volevo creare problemi al giocatore». Ma le accuse che rivolge al patron della Lazio non riguardano solo la vicenda che coinvolge l’attaccante. Quindi, escono dall’affare Zarate. «È prepotente, con lui non basta avere ragione ma occorre trovare chi te la dà. In Federazione non gli dicono niente. È stato coinvolto in Calciopoli, poi nel calcioscommesse: gli hanno arrestato il capitano (Mauri, ndr) e dopo lui gli ha fatto un altro anno di contratto», ha proseguito, come riportato dal Corriere della Sera. Ruzzi ha parlato anche del fatto che Lotito «da 17 anni gira con la polizia di Stato che lo protegge non si sa da chi» e spiega che è «pagata con i soldi dei contribuenti». Tutto questo per arrivare ad una conclusione inquietante: «Se una persona è in grado di fare tutto questo, ti mette paura».

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