La lotta alla pirateria e in particolare allo streaming online illegale di manifestazioni sportive, partite di calcio in primis, si intensifica. Presto arriveranno anche multe agli utenti che utilizzano determinate applicazioni, come spiegato dal commissario dell’Agcom Massimiliano Capitanio. “Il modo migliore per combattere la pirateria è contrastare le associazioni criminali, ma anche quelle legali che fanno business rubando proprietà intellettuali” ha spiegato.



“Purtroppo una tappa necessaria, anche se probabilmente impopolare, sarà quella di multare gli utenti di ‘pezzotto‘, gli utenti delle applicazioni facilmente scaricabili dagli store Android e Apple ma anche dai portali Amazon, gli utenti dei tanti siti facilmente raggiungibili dai motori di ricerca (che ancora non collaborano come dovrebbero). Forse non è ancora chiaro che, a breve, arriveranno sanzioni da 150 a 5mila euro“, ha specificato il commissario dell’Agcom.



Ddl anti-pirateria: cosa prevede la nuova legge italiana contro il “pezzotto”

Annunciando multe per gli utenti del “pezzotto”, il commissario dell’Agcom Massimiliano Capitanio ha spiegato: “Come per tutte le multe, è un passaggio che si vorrebbe evitare ma che si è reso necessario. Anche perché chi fa business illegalmente sta facendo credere agli ignari utenti che non succederà nulla. Nel frattempo anche la Spagna si muove nella stessa direzione. Un fronte comune in Europa non può che far bene”.

Neppure un anno fa il Senato ha approvato all’unanimità il ddl anti-pirateria, un pacchetto di misure per prevenire e reprimere la diffusione illegale online di contenuti che sono tutelati dal diritto d’autore. In particolare la misura è rivolta ad eventi sportivi, film e serie tv, che solitamente vengono trasmessi su canali in streaming a pagamento, ma che tramite il “pezzotto” arrivano nelle case di chi si abbona ad un prezzo basso in maniera totalmente illecita, togliendo proventi ai canali ufficiali. La legge anti pirateria ha come scopo quello di tutelare la proprietà intellettuale.