In Giappone è stato dato grande risalto alla prima vittima di Coronavirus tra i lottatori di sumo. Lo riporta la Japan Sumo Association e nel nostro Paese lo scrive Ansa, che riferisce della morte di Shobushi. Nome d’arte di Kiyotaka Suetake: aveva 28 anni e apparteneva alla quarta divisione della categoria. Nel comunicato si legge di un decesso per complicazioni legate al Coronavirus: ovvero, interpretando, la causa ufficiale e diretta della morte potrebbe essere stata un’altra, ma avvenuta a causa di uno stato di salute debilitato dal Covid-19. Tuttavia, la notizia è passata in questo modo: tanto che in Giappone è rimbalzata ovunque perché, oltre al fatto che Shobushi fosse un lottatore di sumo, è anche la prima vittima del virus nella fascia di età dei 20-30 anni, e questo ovviamente non può che fare scalpore (come già successo in Italia di fronte alle notizie di vittime molto più giovani rispetto alla media).
LOTTATORE DI SUMO MORTO PER CORONAVIRUS
Kiyotaka Suetake aveva dunque 28 anni: da quanto si apprende era risultato positivo al Coronavirus lo scorso 10 aprile e, poco più di una settimana dopo, le sue condizioni si erano decisamente aggravate al punto da rendere necessario il ricovero in terapia intensiva presso un ospedale di Tokyo. Si legge anche che già il 4 aprile il lottatore aveva la febbre, ma non aveva effettuato il tampone a casa o in ospedale (non è chiaro se per sua scelta o perché le condizioni non erano ancora critiche). Nulla però è servito; Shobushi non ce l’ha fatta, e adesso bisognerà verificare lo stato dell’allenatore e di un compagno di allenamenti che, si legge, sono risultati positivi al Coronavirus. Da quanto sappiamo, entrambi hanno già lasciato l’ospedale ma verranno comunque monitorati nelle prossime ore; il lottatore di sumo, riportano ancora i media giapponesi, era diventato professionista già nel 2007 quando dunque aveva 15 anni.