Louie Anderson è morto: l’attore si è spento nella giornata di venerdì 21 gennaio 2022 all’età di 68 anni e il suo volto è noto al pubblico italiano soprattutto per la sua presenza nella pellicola “Il principe cerca moglie” al fianco di Eddie Murphy. Il comico statunitense ha lottato a lungo contro il cancro, come rivelato dal suo agente, Glenn Schwartz, in un ospedale di Las Vegas: aveva un linfoma non-Hodgkin.



In un’intervista rilasciata nel 1987 a The Associated Press, Anderson si paragonò ad un altro comico, maestro di umorismo: Bill Cosby e io avevamo obiettivi simili. Volevo che i genitori potessero portare i loro figli e che i figli potessero portare i loro genitori ai miei show. Sento che una famiglia che può ridere dei problemi familiari possa essere migliore. La differenza tra Cosby e me è che lui vede tutto da una prospettiva adulta e io invece dal punto di vista di un bambino”. Nato il 24 marzo 1953, Louie Anderson era il decimo figlio di Ora e William Anderson. Suo padre suonava la tromba insieme al grande Hoagy Carmichael e, ha rivelato l’artista, aveva problemi di alcolismo. Quando il suo genitore morì, tuttavia, Louie scoprì quanto fosse stata difficile la sua infanzia e lo perdonò.



LOUIE ANDERSON E L’INCONTRO CON EDDIE MURPHY

Louie Anderson ottenne il primo posto a un concorso comico del Midwest nel 1981, dove fu notato dal veterano Henny Youngman, che lo ingaggiò come scrittore e gli fece acquisire esperienza sul palco mentre attraversava gli USA. La sua grande occasione giunse nel 1984 quando Johnny Carson, noto per la presentazione di comici promettenti al “The Tonight Show”, lo portò ad esibirsi.

Anderson rivelò di aver ottenuto il ruolo ne “Il principe cerca moglie” dopo aver visto Eddie Murphy in un ristorante di Los Angeles. Lui lo salutò, poi prese una decisione “costosa”: “Prendi il conto di Eddie Murphy e addebitalo sulla mia carta di credito, ma non dirglielo fino a quando non me ne sarò andato”, chiese Louie Anderson a un cameriere. Si ritrovò con un addebito di 600 dollari, ma Murphy lo contattò per ringraziarlo e da lì nacque tutto.