Durante la diretta odierna di Ore 14 si è tornati a parlare dell’omicidio di Pierina Paganelli e dell’arresto di quello che – per ora – risulta essere l’unico indagato: il vicino di casa (ed amante della moglie del figlio dell’anziana signora di Rimini) Louis Dassilva che proprio nella mattinata di oggi è stato nuovamente interrogato dalla procura e si sarebbe avvalso – coerentemente con i suoi diritti legali – della facoltà di non rispondere: presenti in trasmissione per commentare quanto accaduto sia il legale del senegalese Andrea Guidi, che la consigliera della difesa Roberta Bruzzone.



Intercettato fuori dal carcere dopo l’interrogatorio Louis Dassilva, il legale Guidi ha confermato che si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere: “Una scelta – spiega – concordata e che ha una motivazione ben precisa”, soprattutto in attesa che “le indagini vengano definite” a fronte di alcuni non meglio precisati “elementi nuovi” in corso di valutazione; mentre ragionando sul perché del nuovo interrogatorio, ipotizza che sia la volontà di concedere all’indagato “l’occasione di fornire la propria versione dopo aver preso cognizione degli elementi a suo carico”.



Il collega Riario Fabbri – anche lui difensore di Louis Dassilva – si è detto invece “in attesa dell’esito dell’incidente probatorio attinente al DNA” che secondo lui confermeranno l’estraneità del suo assistito dalla morte di Pierina Paganelli; mentre tornando a Guidi, sulle prove presentate dall’accusa contro l’unico indagato – ed in particolare i video che ritrarrebbero la sua sagoma – ci tiene a sottolineare che “avversiamo l’ipotesi che quel soggetto sia Dassilva [e] riteniamo solo che sia un soggetto che passasse di lì quella sera come tante altre volte”.



Roberta Bruzzone sull’omicidio Pierina Paganelli: “Ecco dove si trovava Louis Dassilva…”

Più approfondita – invece – la posizione di Bruzzone che sul caso Pierina Paganelli ha deciso di sostenere la versione di Louis Dassilva e ad Ore 14 ci tiene a sottolineare che “in questa fase abbiamo deciso di attendere l’esito del quadro probatorio”, così come ricorda che il suo assistito ha già “chiarito tutto quello che aveva da chiarire in un interrogatorio a giugno e non riteniamo ci sia un granché altro da dire“; ma tutto va rimesso necessariamente al momento in cui “sarà cristallizzato il quadro probatorio”.

Commentando – invece – quel buco di circa una 40ina di minuti in cui cellulare e smartwatch di Louis Dassilva non hanno registrato attività, Bruzzone conferma la rilevazione ma precisa anche che “questo parametro non ci dà grandi indicazioni e anche i dati precedenti e successivi sono coerenti con le sue abitudini ed è coerente con un soggetto che era nella sua abitazione ed era fermo sul divano”; mentre ricorda anche che “Valeria interagiva con il cellulare fino alle 22:11, mentre l’orario dell’omicidio è quello delle 22:13″ rendendo (forse) poco probabile l’ipotesi che l’indagato sia uscito di casa, abbia raggiunto via del Ciclamino e teso l’imboscata all’anziana.