Louis Dassilva è l’unico indagato per l’omicidio Pierina Paganelli – al centro oggi anche della puntata di Domenica In – e deve restare in carcere, perché il tribunale del Riesame di Bologna nei giorni scorsi ha confermato l’ordinanza del gip del luglio scorso. Per gli inquirenti ha ucciso l’anziana il 3 ottobre scorso con 29 coltellate e il movente sarebbe legato alla relazione extraconiugale con Manuela Bianchi, scoperta e osteggiata dalla vittima. A incastrare, per la procura, il 34enne senegalese vicino di casa della vittima sarebbe un video, più precisamente una sequenza di fotogrammi delle telecamere di videosorveglianza della farmacia vicina al luogo del delitto.
La figura di un uomo è stata ripresa mentre fa rientro verso il portone del condominio: per gli inquirenti è Louis Dassilva, invece per la difesa dell’indagato è un vicino. Al tribunale del Riesame è stata portata anche una maglia sequestrata a Louis Dassilva, e un paio di occhiali da saldatore, che avrebbe indossato la sera del delitto. Altre persone erano finite nel mirino degli inquirenti, ma Manuela Bianchi e il fratello Loris la sera dell’omicidio Pierina Paganelli erano a casa insieme, mentre Valeria Bartolucci, moglie dell’indagato, dormiva.
ROBERTA BRUZZONE: “ABBIAMO IPOTESI ALTERNATIVA SUL KILLER”
«Dal nostro punto di vista al momento elementi che lo collocano in maniera certa sulla scena non ce n’è manco mezzo», ha ribadito Roberta Bruzzone a Quarto Grado. La criminologa, che è consulente della difesa di Louis Dassilva, ha rivelato che è stata sviluppata un’ipotesi alternativa, di cui però preferisce non fornire i dettagli: «Visto che ci aspetta un processo aspro faremo in modo di farlo emergere in quella sede». Comunque, ritiene che il 34enne senegalese non sia l’assassino di Pierina Paganelli e non sia neppure la persona ripresa dalle telecamere: «Non era sulla scena».
LO SFOGO IN UNA LETTERA: “MI VERGOGNO”
Negli ultimi giorni, invece, è trapelata la lettera che Louis Dassilva ha scritto per la moglie Valeria Bartolucci e che gli era stata sequestrata in carcere in quanto l’aveva nascosta prima del colloquio. «Spero che tu riesca a perdonarmi e a capire che mi dispiace veramente. Mi vergogno con tutto il cuore per quello che ho fatto. Non ho parole per dirti come sto male per questo fatto che tutta Italia sa», è riportato in uno stralcio della missiva, mostrata da La Vita in Diretta su Rai 1.
Per l’accusa ha un valore confessorio, essendo parole scritte di suo pugno, invece la difesa e la moglie ritengono che stesse parlando del tradimento con Manuela Bianchi, che è l’unica cosa che tutta l’Italia sa.