La vita di Louise Glück, fresca di premio Nobel per la Letteratura 2020, è stata segnata inesorabilmente dall’anoressia, o più specificatamente dall’anoressia nervosa. Si tratta di una malattia di cui spesso e volentieri soffrono ragazzine anche giovanissime e che è molto complicata da scoprire. Nel caso di Louise Glück, come scrive Fanpage, si è manifestata in un bisogno di controllo, accettazione e indipendenza, riversato poi in maniera, ovviamente sbagliata, sul suo corpo. Per questa ragione Louise Glück morì quasi di fame a 16 anni, e a causa delle sue condizioni fisiche fragilissime fu costretta a ritirarsi dagli studi, e ad intraprendere un lungo percorso di psicoterapia, ben sette anni, rivelatisi poi fondamentali. «La vera tragedia – ha scritto lo stesso Premio Nobel – è che l’anoressia non ha un intento autodistruttivo, sebbene il suo esito così spesso lo sia. La premessa è anzi costruttiva: costruire un sé, distinguere il sé dall’altro, che viene fatto con un atto di ripudio, separandosi dal proprio corpo». La sua condizione fisica l’ha spinta alla scrittura, e più volte l’argomento è stato affrontato nelle sue poesie, come ad esempio in Descending Figure. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LOUISE GLÜCK PREMIO NOBEL LETTERATURA 2020. LA POETESSA “SORPRESA E CONTENTA”

E’ Louise Glück il premio Nobel per la Letterattura 2020. Si tratta delle sedicesima donna premiata dalla prestigiosa accademia svedese dal 1901 ad oggi. Come riportato dal quotidiano Repubblica, Mats Malm dell’Accademia ha riferito la reazione di Louise Glück dopo la telefonata con cui le veniva annunciato il riconoscimento, dicendosi “sorpresa e contenta” della notizia. Ed in effetti i bookmaker non davano la poetessa americana fra i favoriti per la vittoria del Nobel della Letteratura 2020, visto che fra i nomi più gettonati vi erano in particolare la canadese Carson, la caraibico-americana Kincaid, e la franco-caraibica Condé. Ma alla fine ha vinto “l’outsider”, un po’ come accaduto un anno fa di questi tempi quando il premio andò a Olga Tokarczuk e Peter Handke. Era più di 20 anni che il premio non andava ad una poetessa, precisamente dal 1996, quando vinse la polacca Wislawa Szymborska. “La poesia non sopravvive sui contenuti – le parole della fresca vincitrice del premio – ma attraverso la voce. Per voce intendo lo stile del pensiero, che lo stile del discorso non può sostituire mai in modo convincente”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LOUISE GLÜCK PREMIO NOBEL LETTERATURA 2020 “PER LA SUA INCONFONDIBILE VOCE POETICA”

E’ stato annunciato poco fa il Premio Nobel per la Letteratura 2020: si tratta di Louise Glück. Ad assicurarsi il prestigioso riconoscimento dell’antica accademia svedese è stata la poetessa e scrittrice americana, premiata grazie alla “sua inconfondibile voce poetica – come si legge in calce alla foto pubblicata ad assegnazione del Nobel – che con austera bellezza rende universale l’esistenza individuale”. Il Premio Nobel per la Letteratura è storicamente quello più atteso, assieme a quello per la Pace, e proprio anche per questo spesso e volentieri è accompagnato da numerose polemiche. Louise Glück è riuscita ad ottenere il prestigioso riconoscimento battendo gli altri favoriti di quest’anno, a cominciare dalla collega francese Maryse Condé, passando per la russa Liudmila Oulitskaia, la canadese Margaret Atwood e arrivando fino al giapponese Murakami Haruki. Secondo gli esperti, come riferisce SkyTg24.it, anche l’americana-caraibica Jamaica Kincaid, il keniota Ngugiwa Thiongo, la canadese Anne Carson, l’ungherese Peter Nadas e il francese Michel Houellebecq, avrebbero potuto concorrere per il Nobel 2020 alla Letteratura.



LOUISE GLÜCK PREMIO NOBEL LETTERATURA 2020: LA SUA BIOGRAFIA IN BREVE

Nata a New York il 22 aprile del 1943, discendente di una famiglia di immigranti ebrei-ungheresi, Louise Glück è cresciuta nel noto quartiere di Long Island. Un’adolescenza non semplice la sua, al punto da soffrire di anoressia con conseguente abbandono degli studi presso la scuola superiore George W. Hewlett High School, e successivamente anche dell’università, prima al Sarah Lawrence College e poi alla prestigiosa Columbia University. Nonostante non ottenne la laurea, divenne un’abile scrittrice sotto la supervisione di Leonie Adams, altra storica poetessa americana morta nel 1988. Louise Glück ha pubblicato in carriera 12 antologie di poesie, e nel 1993 è stata insignita del prestigioso Premio Pulitzer per The Wild Iris. Nel 2003 aveva invece ricevuto il titolo di “poeta laureato degli Stati Uniti” (pur non avendo appunto la laurea), mentre nel 2014 ha vinto il National Book Award per la poesia. Attualmente insegnale a Yale.