LA PROPOSTA DI LEGGE IN LOUSIANA SULL’ABORTO COME OMICIDIO

In Lousiana, Stato del Sud degli Stati Uniti, una proposta di legge pone l’aborto alla stessa stregua dell’omicidio: i repubblicani dell’Assemblea Legislativa statale hanno presentato la proposta che classificherebbe l’interruzione di gravidanza come omicidio, permettendo quindi l’incriminazione delle donne.



La notizia è balzata agli onori delle cronache nazionali in quanto proprio in questi giorni si discutere a Washington la posizione della Corte Suprema Usa in merito alla sentenza che nel prossimo giugno potrebbe cambiare radicalmente la concezione di aborto negli Stati Uniti (dando responso alla legge del Mississipi che contesta la “Roe vs Wade” del 1973). Mentre i giudici conservatori (la maggioranza in Corte) sembrano piuttosto decisi nell’abolire il “diritto all’aborto” per legge, prosegue lo scontro tra pro-life e pro-choice in molti Stati americani: nel tradizionalmente conservatore Stato della Lousiana la proposta di legge sull’aborto è però la più dura di tutte quelle che in questi mesi cercano di limitare la valenza della sentenza “Roe vs Wade”. Il disegno di legge riconosce «la personalità umana del nascituro a partire dal momento della fecondazione»; non solo, garantisce agli embrioni e ai feti «gli stessi diritti legali di un essere umano fuori dal grembo della donna».



PRO-ABORTO VS PRO-LIFE: CAOS USA IN ATTESA DELLA CORTE SUPREMA

Per essere approvata la legge dovrà essere approvata da Camera e Senato della Lousiana, a quel punto arriverebbe sul tavolo del Governatore John Bell Edwards, Democratico, ma già in passato sostenitore di leggi anti-aborto.

Se poi entrasse in funzione, la legge di fatto classificherebbe il reato di interruzione di gravidanza esattamente come un omicidio: detonanti le proteste delle associazioni pro-choice, con capannelli anche davanti alla Corte Suprema Usa dove si deciderà molto del futuro in materia negli Stati Uniti. Se infatti la Corte approvasse l’abolizione della legge del 1973 di fatto consentirebbe l’irrigidimento delle normative sull’aborto in tutti gli Stato che lo volessero. «Sarebbe un precedente molto grave», denunciano le associazioni della Lousiana (sostenute anche dal Presidente Usa Joe Biden che nei giorni scorsi si è pronunciato in netto contrasto all’indirizzo della Corte Suprema, ndr), contrastate però dalle sigle pro-life e dal partito Repubblicano. Il direttore della Foundation to Abolish Abortion, Bradley Pierce, davanti alla Commissione che ha ammesso la proposta di legge ha spiegato «La Corte Suprema è destinata ad ignorare la Roe v Wade. Abbiamo aspettato 50 anni questo momento».