Sempre meno voli low cost a disposizione sul mercato. I prezzi dei biglietti aerei sono schizzati alle stelle, non solo a Pasqua: anche tra 25 aprile e 1 maggio sono particolarmente elevati ma allo stesso modo sono cresciuti anche in mezzo alla settimana, senza giorni festivi di mezzo e fuori stagione. Secondo le rilevazioni de Il Messaggero realizzate da Federconsumi e Assoutenti, volare da Roma e Milano verso le capitali europee o il Sud Italia, con le low cost come Ryanair, Vueling o Wizz Air, costa fino a 170 euro tra andata e ritorno.



Senza voli diretti di EasyJet in Spagna, per la tratta Roma-Madrid con scalo a Londra, si pagano 450 euro. Nonostante il calo dei costi di gestione e del prezzo del carburante, i prezzi non scendono. Le vecchie offerte a 9.99 a tratta che si trovavano prima del Covid, non esistono più: si parte ora da 30 euro per biglietto e le mete sono sempre le stesse. I prezzi più economici, infatti, sono per i voli diretti in Croazia, Malta, Albania e in alcuni occasioni anche Spagna e Sicilia. Per gli altri, invece, aumentano i costi.



Voli low cost, prezzi boom anche fuori stagione

I voli low cost spariscono non solo in occasione delle festività ma anche fuori stagione. Il Messaggero analizza le tratte più care, che ovviamente vedono prezzi di molto più alti sotto Pasqua, 25 aprile e 1 maggio. Per la Pasqua si arriva a pagare anche 200-300 euro, soprattutto per scendere al Sud: i costi sono in media del 139% più alti per andare da Roma a Brindisi e del 93% più elevati per volare da Milano a Catania. Prezzi alti anche fuori dalle festività: andare da Roma a Parigi andata e ritorno costa 150 euro dal 18 al 21 aprile.

Per tutto il 2022, feste e weekend inclusi, la media dei biglietti dei voli internazionali era di 118 euro, salita a 146 nel 2023. Per i voli nazionali, non va meglio. Nel 2022 la media era di 89 euro mentre per il 2023 è salita a 110. Il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, Pierluigi Di Palma, spiega a Il Messaggero: “È evidente che le compagnie low cost praticamente non esistono più: quelle offerte che si trovavano prima del Covid erano prezzi civetta per attirare i clienti, non ci saranno mai più. Ora ci sono compagnie come Ryanair che controllano il 51% del mercato italiano quindi grandi soggetti e qualche situazione di simil-oligopolio. E in un contesto di poca offerta e più domanda, i prezzi salgono”.