Il caso di Elena Bruselles e Luana Costantini, madre e figlia trovate morte in casa a Roma, è un enigma in cui non mancano nuove ombre ed elementi inquietanti. Come l’ipotesi che, dietro i decessi, si nasconda lo spettro di una setta satanica e di riti esoterici, secondo alcune testimonianze consumati tra le mura dell’abitazione diventata teatro di un vero e proprio giallo. Secondo quanto emerso da un primo esame sui cadaveri, Luana Costantini, 54 anni, sarebbe morta diverse settimane dopo l’anziana madre 83enne e avrebbe quindi vissuto nell’appartamento, prima di perdere la vita lei stessa, tenendo il corpo di Elena Bruselles, praticamente mummificato, fino all’atroce ritrovamento. Qualcuno sapeva? Pesanti riflessi si fanno strada dopo la scoperta di una chat in cui un uomo, vicino alle due donne e al compagno di Luana Costantini (il sedicente “Shamano Shekhinà” Paolo Rosafio), avrebbe rivelato alla fidanzata della morte dell’anziana.



Il mittente del messaggio – che proverebbe il fatto che qualcuno fosse a conoscenza della grave situazione in cui si trovava Luana Costantini in quella casa – sarebbe lo stesso che avrebbe convissuto con i tre per un certo periodo di tempo, almeno fino al Natale scorso. La sua versione è stata raccolta dai microfoni di Chi l’ha visto?, la trasmissione di Federica Sciarelliche torna sul caso nella puntata dì mercoledì 8 febbraio. “C’è qualcosa sotto“, sostiene l’uomo, alimentando gli interrogativi su una storia dai contorni sinistri e ancora al vaglio degli inquirenti.



Luana Costantini, Elena Bruselles e lo “Shamano Shekhinà”: il racconto di un uomo getta nuove ombre

Cosa è successo nella casa di Luana Costantini ed Elena Bruselles in via Salvadori, a Roma, prima del ritrovamento dei loro corpi? La domanda è ancora senza risposta, sebbene sia emerso che la prima a perdere la vita è stata l’anziana madre. Alcune testimonianze hanno aperto a scenari inquietanti e non si escluderebbe l’ipotesi che la più giovane delle vittime, la 54enne Luana Costantini, fosse finita nelle trame di una setta satanica per poi abbandonarsi a un abisso interiore in cui non sarebbero mancati “ingredienti” come presunti riti esoterici e sedute spiritiche. Secondo un’amica della donna, il suo comportamento e il suo aspetto sarebbero cambiati drasticamente, e in peggio, dopo l’incontro con il sedicente “Shamano Shekhinà”, Paolo Rosafio, l’uomo che poi sarebbe diventato il suo compagno.



Rosafio sostiene di aver lasciato l’appartamento delle due donne quando erano ancora in vita, il 29 dicembre scorso, per una breve parentesi in Puglia così da trascorrere il Capodanno con i suoi parenti. Ma è possibile che Elena Bruselles fosse viva, alla luce delle condizioni di mummificazione in cui poi sarebbe stato ritrovato il corpo? L’amico di Rosafio intervistato da Chi l’ha visto?, persona che farebbe parte del gruppo di occultismo “Cubytrix” (di cui lo “sciamano” risulta amministratore online e nel quale Luana Costantini era inserita da pochi mesi) parla così della vicenda aggiungendo nuove ombre: “È finita in maniera paurosa, potevo capire qualsiasi cosa, la madre stava male, ma questa situazione no, troppo eccessiva. Ho cominciato a storcere il naso, sia io che tutto il movimento di Cubytrix, chi conosceva Luana… È strano, stava bene, non era gioiosa ma comunque cucinava e pensava ad accudire la madre. L’ultima volta che ho visto la signora Elena viva è stato il 24 o il 25 dicembre, devo ricordare, per essere sicuri il 24 a pranzo. L’ha portata nella sala da pranzo e abbiamo mangiato, ma mi ha scioccato di essere stata ritrovata in modalità mummia, come è possibile? Alcune persone praticano il rituale della mummificazione, posso sembrare pazzo o complottista, ma stiamo parlando di troppe coincidenze. Qua c’è qualcosa sotto e non è morta in modo normale, spero di no, perché sarebbe macabro, ma non so cos’altro pensare. Sono sparite tantissime cose da quella casa e non si è capito perché”.