L’attore romano Luca Angeletti, anche cantante e insegnante di recitazione, è stato ospite stamane negli studi di Weekly: “Mi piace mettermi a disposizione del personaggio – ha esordito parlando in diretta al programma di Rai Uno in onda il weekend estivo – è una forma di rispetto, è importante, i personaggi bisogna trattarli come persone. E’ un viaggio che ogni volta tira fuori un pezzo di te”. Quindi ha raccontato come si è approcciato al mondo dell’arte, del cinema e dello spettacolo, ricordando come da ragazzino avesse ambizioni differenti: “Da bimbo, erano gli anni ’80, volevo fare il pilota di aereo dopo aver visto Top Gun, ho preso il brevetto a 17 anni di primo e secondo grado poi ho fatto un esame per diventare un pilota acrobatico in accademia, non è andata e forse è stato meglio così. A settembre, tre mesi dopo, ho visto uno spettacolo a teatro, sono cresciuto con i film di Verdone e Fantozzi, ho visto questa roba ed ho detto ‘voglio fare quello’”.



Poi Luca Angeletti ha aggiunto: “L’arte si può scoprire dopo, è successo così a me, le cose accadono, bisogna tenere gli occhi aperti per cogliere i segnali, è bello quando qualcosa non parte dal proprio ego ma da un’esigenza di raccontare le cose”. Luca Angeletti ha avuto l’onore di recitare in Lucy, pellicola blockbuster di di Luc Besson con Scarlett Johansson: “C’era tensione prima poi arrivi lì ed è un set come un altro, Scarlett Johansson è una ragazza normalissima, anche mia moglie quando l’ha vista ha confermato questa cosa, la sua splendida normalità. Luc Besson gira in maniera analogica molti effetti speciali quindi ho vissuto qualcosa di nuovo e bello”.



LUCA ANGELETTI E L’ORCHESTRACCIA: “ECCO COME NASCE”

Luca Angeletti, fra le molteplici attività, porta avanti anche il suo tour con l’Orchestraccia, una band composta da amici, tutti romani, che si sono ritrovati a raccontare le loro storie in giro per i teatri: “L’Ochestraccia come nasce? Eravamo un gruppo di compagni di pallone, abbiamo usato la nostra immagine per eventi di beneficenza, siamo tutti romani e ci siamo riuniti sotto gli stessi colori e la stessa tradizione, abbiamo appunto raccontato la tradizione romanesca con il teatro”.

“Siamo amici, compagni di viaggio, fratelli – racconta Luca Angeletti emozionato – abbiamo avuto momenti di crisi, e fino ad ora abbiamo fatto un bel viaggio grazie alla musica. E’ difficile metterci tutti assieme, ritrovarsi a fare le prove, a volte c’è una guerra”. Chiusura dedicata alla famiglia: “Ho due figlie e una moglie, un mondo di femmine, il futuro è donna, non è una mia scelta ma è un mio karma”.