Ieri è arrivata notizia che nessuno avrebbe voluto leggere: Luca Antonio Ababei è morto dopo tre giorni di agonia. Il 15enne di Velletri si era dato fuoco giovedì nel corso della sua abitazione e le sue condizioni erano apparse gravissime fin da subito. Il dramma si è consumato attorno alle ore 8.15: il padre Dorinel Nicola si è trovato davanti il ragazzo avvolto dalle fiamme dal busto in su. Il genitore ha tentato di spegnere le fiamme gettandosi sul figlio a mani nude, restando ferito. Dopo un trasferimento dal policlinico Agostino Gemelli, ieri i medici del centro grandi ustionati del Sant’Eugenio non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Troppo gravi le ustioni presenti su gran parte del corpo: Il Messaggero riporta che Luca si è cosparso di benzina da solo, come testimoniato dalla tanica rinvenuta vicino al corpo.



Luca Antonio Ababei, morto 15enne che si era dato fuoco

«C’era qualcosa che lo turbava», riporta Il Messaggero, e le forze dell’ordine sono al lavoro per tentare di dare una risposta al malessere che ha colpito Luca Antonio Ababei. Descritto come educato e affabile, senza screzi di alcun tipo in famiglia, il 15enne ha optato per il gesto estremo: ma cosa si cela dietro tutto ciò? Al momento nessuna pista è esclusa: gli inquirenti hanno sequestrato il cellulare della vittima e si confida di trovare elementi importanti per risolvere il caso.



Sconvolta la comunità di Velletri per la prematura scomparsa di Luca, che frequentava il secondo anno al liceo scientifico Mancinelli Falconi. «I genitori sono persone bravissime entrambi grandi lavoratori, impegnati nei campi vicino casa per conto di una azienda di fiori. Niente poteva fare pensare a una disgrazia del genere, noi non crediamo che Luca possa essersi tolto la vita, pensiamo piuttosto a un incidente», le parole di amici di famiglia ai microfoni de Il Messaggero. Nelle prossime ore verrà sentita la madre della vittima, nel frattempo continuano le audizioni degli amici.

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