L’attore Luca Argentero è stato ospite della puntata di oggi di Domenica In, con Mara Venier, introdotto da un filmato omaggio della sua carriera. Ad inaugurare la sua ospitata, un secondo filmato sulle sue precedenti presenze nella trasmissione di Rai1. Luca ha fatto un piccolo bilancio della sua carriera. “Fare l’attore? E’ una cosa che è capitata in modo incidentale, io sono laureato in economia. Poi è successo…”, ha commentato. Tutto è iniziato dalla fiction Carabinieri e subito si è sentito a suo agio nell’ambiente che lo circondava. “Si è subito incasellato molto in fretta nel posto giusto”, ha aggiunto.



Tra le grandissime occasioni con dei registi molto importanti, è quella con Ferzan Ozpetek: “E’ speciale perchè a prescindere dal rapporto lavorativo è diventato un amico negli anni. Mi sono sempre affidato a lui per dei consigli anche extra lavorativi ed ha sempre ragione tra l’altro”.

Luca Argentero ed il messaggio di Ferzan Ozpetek

Ricordando Saturno Contro, Luca Argentero ha ricordato come all’epoca fosse un esordiente: “Il mio unico pensiero era speriamo di essere all’altezza ma la mano di Ferzan è stata meravigliosa”. Proprio ilo regista gli ha mandato un bellissimo messaggio per Argentero: “Luca per me è stata una delle più belle scommesse della mia vita perché è stato il primo attore che ho visto ai casting di Saturno Contro. Per me è il figlio che avrei voluto, una delle persone più belle che abbia incontrato, attore straordinario, sa che lo amo e lo sa anche sua moglie. Ti amiamo molto”. “Esiste un prima e dopo Ferzan”, ha commentato Luca.



Tra gli altri film di cui Luca Argentero è stato protagonista, c’è Come un gatto in tangenziale con Paola Cortellesi, in cui Argentero fa un prete. “Coin Paola c’è una lunga amicizia”, ha commentato, definendola una persona con la quale sta bene sia nel lavoro che fuori. Parlando poi della serie Doc e del grande successo ottenuto (quasi 9 milioni di spettatori) ha commentato: “E’ stato travolgente e totalmente inaspettato”. La seconda stagione ha ammesso che sarà molto più complessa della prima e c’è una grande aspettativa in merito. “E’ un ruolo difficile e impegnativo perché il formato è quello della grande serie”, ha ammesso, “in questo periodo è un’odissea ma la vera difficoltà è mantenere alta l’intensità che stiamo facendo”. Il vero segreto? “Il gruppo di attori, straordinari”, ha svelato. “Noi raccontiamo la storia di una squadra e mai come oggi se ci deve essere una morale è che da solo non si salva nessuno, solo se riesci a creare una squadra l’unica arma è quella di fare squadra”.