C’è anche Luca Argentero (oltre a Sabrina Ferilli), tra gli ospiti della prima puntata di C’è posta per te, il programma condotto da Maria De Filippi in onda oggi, in prima serata, su Canale 5. All’interno del reality, le storie difficili, delicate o talvolta spensierate di uomini e donne comuni, ma che in certi casi coinvolgono o intendono coinvolgere direttamente qualcuno tra i loro miti. Argentero evidentemente fa parte di questi questi: l’attore è chiamato a sorprendere uno (più probabilmente ‘una’) dei protagonisti di questa sera, una persona che ha vissuto momenti complicati e che – in qualche modo – deve anche a Luca la sua serenità ritrovata.
Luca Argentero sbarca oltralpe con Doc
Luca Argentero è reduce dal successo della fiction Doc – Nelle tue mani, andata in onda fino a novembre sulla prima rete Rai e che – attualmente – sta ottenendo un buon riscontro anche in Francia. Dal 6 gennaio, infatti, le puntate della serie con protagonista il dottor Andrea Fanti vengono trasmesse anche oltralpe, precisamente su Tf1, equivalente della nostra Rai1. La notizia dell’acquisto da parte del primo gruppo televisivo francese è stata accolta con favore da parte di tutta la squadra Lux Vide, che ha prodotto la fiction insieme alla Rai. I primi due episodi di Doc sono stati seguiti da 4,1 milioni di spettatori, per uno share del 18,1%. Il 30% del pubblico appartiene alla fascia d’età 15-24 anni, mentre il 28% a quella over 50. Attualmente, la produzione è già al lavoro per una seconda stagione, e Argentero potrebbe tornare sul set a marzo, anche se le notizie al riguardo sono ancora molto poche. In ogni caso, Sony ha acquistato i diritti per un remake della prima stagione, e attendiamo di sapere chi prenderà il posto di Argentero nella sua versione americana.
Luca Argentero: “Ho grande stima per i medici”
In un’intervista rilasciata a Vogue a ottobre, Luca Argentero ha dichiarato che tornare a recitare in Doc nel periodo più duro della pandemia è stato quasi terapeutico: “Per un set così maestoso è stato molto complesso interrompere le riprese, ma poi non vedevamo l’ora di tornare, con entusiasmo amplificato dal successo delle prime puntate. A me sembrava un briciolo di normalità, seppure strana, per queste due ultime settimane necessarie a completare la nostra storia”. Di sicuro, nel corso della sua esperienza nei panni del dottor Fanti, ha maturato una consapevolezza molto precisa: “Non farei il medico neppure sotto tortura… Anche se ho immensa stima per questo lavoro e la mia più grande preoccupazione nell’approccio con la serie riguardava il desiderio di raccontare con rispetto una categoria preziosissima. Stiamo vivendo il periodo più delicata dal secondo dopoguerra ad oggi, dal punto di vista sanitario, quindi oggi più che mai è importante fare attenzione ai dettagli e utilizzare uno scrupolo ancora maggiore per sembrare verosimili”.