Le attrici che denunciano molestie cercano pubblicità“. Sono bastate queste parole per far finire Luca Barbareschi nel tritacarne mediatico. L’attore stava parlando dell’associazione “Amleta“, che contrasta disparità e violenza di genere nel mondo dello spettacolo. Ma quelle dichiarazioni a Repubblica hanno scatenato proteste e reazioni anche di autorevoli esponenti del cinema italiano, tanto che due consiglieri RaiFrancesca Bria (Pd) e Riccardo Laganà (dipendenti) – hanno chiesto alla presidente del Cda Marinella Soldi di fermare “In Barba a tutto“, il programma di Barbareschi pronto a partire con la seconda stagione su Rai 3.



Sono seccato da queste polemiche sterili sul mio nome, forse qualcuno vuole farsi pubblicità a mie spese, come succede da quando ho aperto bocca per la prima volta“, la replica dell’attore tramite i microfoni del Corriere della Sera. Non manca una stoccata ai due consiglieri Rai da parte dell’attore, registra, produttore, autore, conduttore e pure ex politico: “Saranno conosciuti un po’ di più, grazie a me“. Poi rilancia: “Ma chi sono questi? Quando la signora Bria era alle elementari io già facevo di tutto“. Luca Barbareschi rivendica anche il successo del suo programma: “Lo scandalo è che non lo abbiano riproposto subito, nella stagione successiva“. Invece, per i due consiglieri è incompatibile con il servizio pubblico a causa delle sue affermazioni.



BARBARESCHI “HO SEMPRE DIFESO DONNE DALLE VIOLENZE”

Hanno mai letto il mio curriculum? Ho 48 anni di carriera, sono colto e preparato, studio dalla mattina alla sera da quando ne ho 14“. Nell’intervista al Corriere, Luca Barbareschi ripercorre alcune tappe della sua carriera, dalle esperienze all’estero alle produzioni, come il quarto film di Polanski per la Rai. Ma ci tiene soprattutto ad evidenziare un aspetto: “Sono immacolato. Ho difeso le persone contro la cultura dello svergognamento. E chi ha voluto la legge contro la violenza sui bambini? Io. Chi ha istituito la Giornata contro la pedofilia e la pedopornografia? Sempre io“. Quando gli viene fatto notare che sulle attrici non è stato leggero, precisa: “Ho sei figli, quattro femmine, ho sempre difeso le donne da ogni violenza, che è una cosa orribile. Tutte. Non solo le attrici, una minoranza, ma le cassiere dei grandi magazzini, le impiegate, quelle che non conosce nessuno. Lavoro con trenta collaboratori e 20 sono donne. Sono pronto a querelare chiunque dica falsità sul mio conto“.



La cosa che per Luca Barbareschi è divertente di tutta questa vicenda è che non ha alcun contratto con la Rai. Quindi, riguardo l’ipotesi che il programma venga cancellato, spiega: “Siamo dunque alla giustizia preventiva? Se qualcuno dell’azienda mi chiama, ne parliamo. Non sono mica come certi che se ne vanno per scelta loro e fanno pure le vittime“. Il riferimento è a Fabio Fazio, lo conferma senza giri di parole. “Ho avuto spesso a che fare con le multinazionali americane, per chiudere un contratto ci vogliono mesi, è chiaro che la trattativa con Discovery era già in piedi da tempo“. Barbareschi chiarisce di essere pronto a discutere con la Rai, altrimenti andrà altrove. “Ho offerte da più parti“.