Luca Barbareschi tra l’abbandono della madre e l’infanzia difficile: “Oggi ringrazio mamma perché…”

Il passato turbolento di Luca Barbareschi non lo tormenta più, perché ormai è passato. I segni e le cicatrici però ci sono tutte, perché certe cose non si possono dimenticare. Come il doloroso abbandono della madre, che oggi paradossalmente Luca Barbareschi ringrazia con grande umanità. In una intervista rilasciata a Da noi a ruota libera, lo showman ha fatto una confidenza importante a proposito della sofferenza provata durante la sua infanzia e adolescenza.



“L’abbandono di mia madre è una ferita ma la ringrazio […] Prima di andarsene mi ha lasciato un solo libro, “Cent’anni di solitudine”, e io leggo per ritrovarla”, spiega Barbareschi trattenendo la commozione. Oggi Luca può apparire un po’ burbero ad uno sguardo superficiale, ma in realtà è una persona molto sensibile e con un vissuto particolare, che merita rispetto.



Luca Barbareschi, l’avventura in politica e il mea culpa: “Sono il mio peggior nemico”

Come dicevamo, la sua è stata un’infanzia davvero difficile e travagliata. Stando ai suoi racconti sono davvero tanti, troppi, gli episodi che testimoniano l’esistenza di rapporti complicati e talvolta pericolosi nella sua vita. “Quando avevo sedici anni la moglie di papà tentò di spararmi. Avevo congelato ogni emozione e i traumi sono emersi in seguito”, ha raccontato a cuore aperto nel vis a vis con Francesca Fialdini.

Nella suddetta intervista una menzione va anche all’attività politica, dove Barbareschi dice di esserne uscito con le ossa rotte. Qualcosa non ha funzionato, ma non manca il mea culpa da parte del conduttore: “Quando fai politica le persone cambiano la percezione che hanno di te. Il peggior nemico di me stesso? Sono stato io a lungo”. “Ci piacerebbe che le persone capissero davvero cosa abbiamo dentro…”, dice con quel pizzico di disillusione tipico di un uomo di sessantotto anni.