Luca Barbareschi, attore, regista, produttore ed ex deputato, è stato ospitato a Domenica In, dove si è raccontato e ha ripercorso la sua celebre carriera. Partendo proprio da qui, ha confessato che “mancano due anni ai 50 di carriera. Ho cominciato”, ricorda, “con Gianni Minà e Ruggero Miti, portavo la valigia a Minà. In America non avevo una lira, pulivo i cessi e grazie a lui ho fatto e seguito tutta la storia della boxe. Ho intervistato Alì, che mi ha dato la lezione della vita, cercavo di dargli dei cazzotti in una sorta di incontro, ma non riuscivo e mi diede lui un piccolo colpo. Sono caduto per terra, e mi disse ‘Alzati alzati’, lo feci e disse che ero un campione perché tutti cadono ma solo i campioni si rialzano”.
Luca Barbareschi: “Mamma scappò quando avevo 7 anni”
Dopo 50 anni di carriera, però, Luca Barbareschi confessa che “ho ancora l’entusiasmo di quando avevo 14 anni“. Pensando agli errori e alle volte in cui è caduto, come con Alì, racconta che “tante volte mi sono rialzato, tante mi sono fatto male da solo, e molte altre potevo contare fino a 100 prima di rispondere a qualcosa… Io a volte rispondo con il cuore, d’istinto, sono innamorato del potere delle idee e voglio sempre dire la mia”. Pensando, invece, al giorno più felice della sua vita, racconta che “dovrei dire la nascita dei miei figli, ma fu quando Elena (Monorchio, la compagna, ndr.) mi fece capire quanto era importante non rompere il patto di complicità tra due persone. Quello mi ha fatto crescere un po’”.
Passando al suo passato, Luca Barbareschi ricorda che “i miei si sono separati che ero piccolo, mia mamma è scappata quando avevo 7 anni, ma non appartengo alla generazione del piagnisteo e non penso che avrei potuto fare meglio con più affetto. Sono sensibile, ma innamorato, e sono insicuro”, confessa, “guardo il mio curriculum e penso di non aver mai fatto nulla, di non aver fatto abbastanza”. Parlando, infine, della sua vita privata, Luca Barbareschi confessa che “nella mia vita mi pento di non aver avuto più pazienza nell’ascolto degli altri e, soprattutto, di ascoltare i miei primi figli, ma ero molto giovane”. E chiudendo ricordando i figli, spiega che ne ha “cinque, poi c’è Michael che è in America e ho conosciuto da poco. Spero di essere un padre affettuoso”, confessa, “non sono facile, ed è faticoso avere un padre tutti i giorni in tv o sui giornali. Mi chiedono di essere come tutti gli altri”.