Luca Barbareschi, attualmente al cinema col film “The Penitent”, è stato invitato da Bruno Vespa a Porta a Porta per parlare di esoterismo. L’attore e regista ha ammesso di avere avuto a che fare con questo mondo in passato. “È una storia antica. Mia madre era molto amica di Rol, una persona particolare e molto sensibile. Era una persona che mia madre conosceva molto bene ed io andavo con lei a trovarlo. Era una persona capace di tirare fuori il meglio da ognuno. Lui diceva che in realtà il medium siamo noi, che influenziamo l’altro in questo processo di scrittura veloce. In concreto tu ascolti, lui fa apparire la presenza di una persona, di un’energia, che si palesa con un nome e racconta o dà consigli sulla vita, dice delle cose. Si tratta di persone sconosciute, presenze”, ha affermato.
Anche da grande queste credenze lo hanno accompagnato. “Io sono uno spinoziano totale. Ho una moglie che è molto sensibile a queste cose. Mi ha fatto ripulire l’Eliseo perché era pieno di fantasmi. Però curiosamente, e questo è terribile, io la notte, senza sapere che lei stesse ripulendo l’Eliseo dai fantasmi, ho sognato Peppino Patroni Griffi, che era l’unico fantasma che non usciva dall’Eliseo”, ha raccontato ancora.
Il dibattito con Luca Barbareschi su Rol
In studio a Porta a Porta gli elogi di Luca Barbareschi a Rol hanno creato qualche discussione. “Dal punto di vista scientifico non è ancora stato accertata l’esistenza di queste facoltà. Lo stesso Rol ha tante bellissime storie che lo riguardano ma non c’è nemmeno un solo esperimento proprio perché lui si rifiutava di sottoporsi a qualunque tipo di verifica. Piero Angela quando ha partecipato ad alcuni incontri, prima ancora che si conoscesse il suo approccio, se vogliamo, più scientifico a questi argomenti, ha osservato semplicemente dei bei giochi con le carte che possono essere replicati”, ha commentato Massimo Polidoro.
Anche Concita Borrelli è della stessa idea: “Da Rol andava una classe sociale annoiata, ricca, agiata, che si divertiva perché faceva questi giochetti. Era un vezzo”. L’attore e regista tuttavia non ha apprezzato i loro pareri: “No, non è vero. Lei non sa nulla di Rol. Rol non ha mai voluto soldi. C’erano grandi artisti, come Fellini, e politici, c’è andato Craxi. Dire che era gente agiata sembra una cosa denigrativa. La spiritualità è una cosa che esiste”, ha concluso.