“Voglio rompere la catena dell’orrore e per questo lo perdono”: è questo l’ultimo passaggio della drammatica confessione fatta quest’oggi da Luca Barbareschi a Caterina Balivo nel salotto di “Vieni da Me”. L’attore ha parlato infatti del doloroso episodio avvenuto quanto aveva solo sette anni e lui ancora frequentava un collegio: Barbareschi ha spiegato che le violenze subite da un prete sono andate avanti per circa due mesi ma l’evento che ha segnato irrimediabilmente la sua vita non gli ha impedito poi, a distanza di tanti anni, dal tornare da quello stesso sacerdote e perdonarlo. A detta dell’attore, infatti, il rancore non porta a nulla e “l’unica cosa che funziona è l’amore”: tuttavia alla Balivo lo stesso Barbareschi ha candidamente ammesso che per via di certi fatti lui, come molte altre persone, continueranno a vedere per tutta la vita uno psicologo dal momento che “guarire dall’auto-distruzione” non è possibile. (agg. di R. G. Flore)



“SONO STATO VIOLENTATO DA UN PRETE DA BAMBINO…”

Luca Barbareschi è stato ospite quest’oggi presso gli studi del programma di Rai Uno, “Vieni da Me”. Numerose le rivelazioni da parte del volto noto della tv e della politica, che fra le altre cose ha confessato di essere stato violentato quando era piccolo. Barbareschi racconta gli abusi sessuali subiti con tali parole: «Sono stato abusato per due anni da un sacerdote in collegio. Avevo sette anni e lui si è approfittato della mia condizione, ero contento delle sue attenzioni perché ero un bambino solo». Anni dopo lo stesso Barbareschi è voluto andare a fare visita a quel sacerdote che lo aveva violentato da piccolo: «Qualche anno fa sono andato a trovarlo per perdonarlo – ha svelato, un gesto decisamente forte e inusuale – lui sosteneva di non ricordasi di nulla, ma io ho voluto fare questo gesto per rompere questa catena di errori e orrori. Il rancore non porta nulla, l’unica cosa che funziona è l’amore». Il poliedrico Barbareschi ha racconto di essere stato salvato dalla sua attuale moglie, Elena che lo stesso ama alla follia, e da uno psichiatra: «Per tutta la vita pensi di essere tu ad essere il colpevole – racconta lo stesso – io l’ho pensato fino a 10 anni fa. Penso che vedrò il mio psichiatra tutta la vita, perché non si guarisce mai dall’autodistruzione». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LUCA BARBARESCHI A VIENI DA ME

Lavoro sempre perchè ho tanti figli da mantenere”: comincia così l’intervista di Luca Barbareschi davanti alla cassettiera di Vieni da me. Dopo la battuta, si passa all’infanzia: “mia madre, incinta di me, è emigrata in Uruguay e sulla nave sulla quale viaggiava c’era la compagnia teatrale italiana che debuttava in Sud America” – racconta l’attore che, dopo aver vissuto qualche anno in Uruguay, tornò in Italia per vivere a Torino – “Quando avevo otto anni, mia madre si innamorò di un altro uomo e se ne andò portando via solo mia sorella Valentina che era appena nata“. Luca restò a vivere con il padre e riuscì a rivedere sua madre solo dopo qualche anno. “Per rivederla, finsi di avere un attacco di appendicite. Me l’hanno tolta per sbaglio, ma mia madre non è mai tornata. Se ho senso dello humor, lo devo ad una serie di tragedie a cui sono sopravvissuto“, spiega oggi Barbareschi.



LUCA BARBARESCHI: “SCRIVO UNA LETTERA A MIA MOGLIE OGNI SERA”

Un’infanzia decisamente difficile quella vissuta da Luca Barbareschi che, però, è riuscito a riscattarsi grazie alla recitazione diventando uno degli attori, registi e produttori più importanti del cinema, della televisione e del teatro italiano. a grande popoarità arriva con a teevisione: “devo ringraziare Berlusconi perchè credette in me e mi diede in mano un programma preserale in cui io non credevo. Mi venne a prendere, abbiamo fatto una prova con i figuranti di Columbro ed è l‘unico show venduto in America”, spiega Luca. Papà di sei figli, da dieci anni, nella vita di Barbareschi c’è Elena, l’amore che gli ha cambiato la vita: “Io scrivo a mia moglie una lettera ogni sera da quando ci siamo conosciuti. Stiamo insieme da dieci anni: lei legge tutte le ettere e non mi risponde, ma fa bene perchè conosce il suo pollastro. Un quarto d’ora dopo che ci eravamo innamorati l’ho fatta soffrire tanto e quindi mi sono ripromesso di ricordare a me stesso quanto sia importante per me Elena che mi ha cambiato la vita regalandomi altre due creature meravigliose, Maddalena e Francesco Saverio. Dico i nomi giusti perchè avendo sei figli spesso sbaglio“, racconta Barbareschi. Prima di Elena, però, ci sono state altre donne: la prima moglie da cui ha avuto tre figlie e Lucrezia Lante Della Rovere: “è stata una donna molto importante della mia vita. Siamo stiati dieci anni insieme e mi ha asciato lei. E’ stata una donna molto speciale, ma oggi siamo molto amici”, conclude.