Luca Bernardo, candidato del centrodestra per le comunali di Milano, ospite negli studi di Morning News, Canale 5. Le prima parole sono per il caos controlli green pass dopo l’introduzione per i mezzi pubblici del passaporto vaccinale scattata ieri, 1 settembre: “Sembra una battuta ma non lo è, una linea comune da nord a sud, è importante anche per gli stessi viaggiatori. Ci vuole un passaggio all’entrata o direttamente sul treno, poi decideranno i nostri amministratori delle ferrovie, ma non può essere che il cittadino organizzato poi si trovi in difficoltà”.



Luca Bernardo, che è anche un medico e pediatria, ha poi parlato dei vaccini anti covid: “Ha due azioni: protegge il soggetto ed evita il più possibile i contagi. Da medico e pediatria, non da candidato, consiglio assolutamente il vaccino, sulla parte obbligo solo il governo può decidere. Siamo in una situazione che abbiamo il 70% della protezione di comunità, entro ottobre si arriverà alla cosiddetta copertura di gregge e quindi coloro che non possono fare il vaccino saranno protetti da chi starà attorno. L’obbligo per il momento non lo vedo così necessario, se cambiasse qualcosa… il vero problema sarà vaccinare l’altra parte del mondo, da lì potrebbero arrivare le varianti”.



LUCA BERNARDO: “OK VACCINAZIONE E GREEN PASS, SERVE ANCHE IL TRACCIAMENTO”

Sul problema del trasporto pubblico locale, che per il momento non prevede l’obbligo del green pass, Luca Bernardo ha spiegato: “Il green pass è una misura importante ma non l’unica, la cosa più importante e che i mezzi vengano maggiormente sanificati e oggi la sanificazione viene fatta una o due volte al giorno a Milano, è un po’ poco. C’è una necessità delle areazioni di metro, autobus e superfici, come ad esempio noi ci attacchiamo durante la corsa e può essere un momento di contagio. La sanificazione è fondamentale. A Milano fra poco ci sarà il salone del mobile e la scuola e sarà un grosso problema, ricordiamo cosa accadeva in metro fra aggregazioni e assembramento”.



E ancora: “Il vaccino è fondamentale e la cosa più importante. Il tracciamento si può fare attraverso il tampone e quello salivare sarebbe quello migliore. Confermo che la maggior parte di coloro che sono ricoverati in aree intensive sono pazienti uomini o donne, che sono non vaccinati o non vaccinati con una sola dose. Vaccinazione e tracciamento le prime due cose fondamentali”.