La serie tv con Zelensky sbarca su La7. “Servant of the people” è la mini fiction che ha consacrato il presidente dell’Ucraina come attore e che oggi, alla luce di quanto poi accaduto, sembra essere davvero profetica. Nella serie, infatti, l’attore interpretava un professore di liceo che si candida alle elezioni e viene scelto dalla popolazione. Una storia molto simile a quella che poi è avvenuta davvero. Lunedì 4 aprile, alle 21.15, su La7 sono stati mandati in onda i primi tre episodi della fiction in esclusiva per l’Italia. Il professore di liceo Vasyl Petrovych, interpretato appunto da Zelensky, è stato doppiato per l’occasione dall’attore Luca Bizzarri.
Una scelta, quella della voce del comico e attore per il personaggio di Zelensky, che ha scatenato le polemiche sul web. In tanti, infatti, non hanno ritenuto appropriato il tono e l’interpretazione di Bizzarri per far voce al presidente ucraino, criticando duramente il lavoro svolto.
Luca Bizzarri doppia Zelensky: polemiche web
La scelta di far doppiare Zelensky da Luca Bizzarri non è stata affatto apprezzata sul web. Tantissimi i commenti negativi su Twitter, anche piuttosto duri: “Tutti i bravissimi doppiatori italiani devono essere morti. Altrimenti non si spiega che Zelensky venga doppiato da Bizzarri. A parte la bruttezza, la voce è ciabattosa, fuori sincrono, fuori tono, fuori personaggio. Molti cani rognosi farebbero meglio”. C’è chi avanza anche qualche alternativa: “Spiace per Bizzarri ma Zelensky ha la voce bassa, graffiante e rauca, ci sarebbe voluto Pannofino”.
Non manca poi chi la butta sull’ironia: “Io Zelensky doppiato da Bizzarri non lo guardo perché voglio continuare a stare dalla parte del popolo ucraino“. Alcuni commenti poi analizzano in modo più freddo la situazione: “In effetti il doppiaggio di Bizzarri non va, stride completamente, peccato! Sarei curiosa di vedere e sentire l’effetto che fa in lingua originale“. Infine non manca qualche tweet a difesa dell’attore: “Non ha certo una voce adatta al doppiaggio. Ma voi che lo insultate siete dei miserabili senza una vita, lasciatevelo dire Perché poi siete tutti attori e doppiatori affermati, suppongo”.