Luca Bizzarri è stato uno dei grandi protagonisti della stagione numero 3 di Lol, fortunato show di Amazon che uscirà nella giornata di domani, 9 marzo. E pensare che il comico ligure non l’aveva mai visto prima: «Lol? Mai visto. Quando una cosa è di grande successo noi genovesi ne stiamo lontanissimi», racconta oggi al Corriere della Sera. «Quando mi hanno chiesto di partecipare sono andato a vederlo e sono morto dal ridere. Mi sono convinto subito».
Al suo fianco, il partner da una vita, Paolo Kessisoglu, che in questa situazione sarà però un suo rivale: «È anche questo aspetto risulta essere divertente. Abbiamo calcolato di fare delle cose insieme mentre ognuno si è preparato dei pezzi all’insaputa dell’altro, ma dopo 25 anni di carriera insieme eravamo entrambi terrorizzati: per ognuno di noi due è più facile far ridere l’altro perché conosciamo i nostri reciproci punti deboli. La sera prima di registrare Lol siamo andati a cena fuori e davanti a una bottiglia di vino, o forse due, ci siamo confessati come avremmo provato a farci ridere». E dopo Lol spazio al nuovo programma di Loretta Goggi, “Maledetta primavera”: «Saremo i suoi valletti», racconta l’attore genovese.
LUCA BIZZARRI E IL LATO MALINCONICO: “UN FONDO DI VERITA’ C’E’…”
Ma anche Luca Bizzarri ha il suo lato malinconico, o è solo un luogo comune dei comici? «Nel mio caso un fondo di verità c’è. Il comico è una persona che vede le stesse cose che vedono gli altri ma cerca di spostare il punto di vista. E magari vede anche degli aspetti che non fanno ridere. Una delle difficoltà che incontro spesso ultimamente è imbattermi in cose che mi fanno arrabbiare e faccio fatica a rimanere comico. Penso ad esempio alle recenti dichiarazioni di Piantedosi… Questa è la vera trappola da cui guardarsi: se fai il mio mestiere, non devi cedere alla rabbia, devi sempre cercare il lato paradossale e ridicolo».
Chiusura dedicata all’amore, alla luce del fatto che, come sottolinea il giornalista del Corriere delle Sera, su Google continuano a cercare il nome della fidanzata di Bizzarri, che però non c’è ancora e «Che – ammette – continuino a cercare».